Il Modena si gode un meritato riposo dopo la promozione in Serie B. Tra i protagonisti indiscussi di questa stagione c’è Tommaso Silvestri, uno specialista quando si parla di vittorie: un Torneo di Viareggio, una Supercoppa Serie C, un trofeo di Lega Pro e uno di Serie B. Giusto per far capire.
Ospite del progetto del Modena Calcio “Scuola di Web Radio, Silvestri ha raccontato le emozioni della stagione: “Gioco da anni questa categoria e ho vissuto situazioni simili. Quando fai 14 vittorie consecutive non è fortuna, ma stai dando dimostrazione di fare qualcosa di importante e di essere un gruppo vero ed unito. Giocare per vincere non è per tutti. Evidentemente dimostro di poterci stare. Mi auguro di concludere questa doppietta con il doppio salto a Modena in Serie A, perché con la Spal nel 2017 vincemmo il campionato di B. Giocare per vincere è un input per me per fare bene. A inizio stagione mi aspettavo che avremmo fatto bene. La società ha allestito una squadra importante per la categoria e tra di noi in squadra eravamo ben concentrati. Questa concentrazione non è mancata nei momenti meno belli, che però non ci ha mai fatto togliere lo sguardo dall’obiettivo. A inizio anno si sono visti dei segnali che facevano intendere che sarebbe stata una grande stagione. In silenzio siamo riusciti a far parlare il campo e poi alla fine si vince“.
Il Modena ha vissuto una grande stagione e Tommaso Silvestri racconta come la squadra ha vissuto i momenti più delicati del campionato: “Nelle ultime gare della stagione l’aria era allegra, ma non mancava la concentrazione perché finché non porti il campionato a casa la tranquillità è un’altra cosa. Ci siamo rilassati di più durante le gare di Supercoppa, soprattutto nelle settimane di pausa. Però siamo stati bravi perché siamo riusciti a rimetterci nella giusta carreggiata per riprendere la concentrazione per le ultime due gare.” E sulla rivalità con la Reggiana nessun dubbio: “I derby erano sentiti molto dentro lo spogliatoio. Ci siamo giocati il campionato con loro. La gara di ritorno è stata molto importante. A fine partita ci siamo chiusi nello spogliatoio e ci siamo detti che quel punto ottenuto potrebbe risultare decisivo ai fini della promozione. Non perdere quella partita è stata come vincere“.
Infine, la menzione d’onore Silvestri la fa al Presidente Rivetti: “Lui è una figura di riferimento, la sua presenza ti aiuta ad essere più coinvolto nel progetto. Lui è un tifoso appassionato e carnale, ad ogni fine partita ci aspettava negli spogliatoi. Anche nei momenti più difficili Rivetti è stato sempre equilibrato sia nelle sconfitte e sia nelle vittorie. Questo è un approccio fondamentale per un presidente che vuole vincere nel calcio“.
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