Un amore sbocciato presto che, grazie all’iniziativa del Modena, è diventato simbolo della campagna abbonamenti.
Il club gialloblu ha dato il via, a partire dal 6 dicembre, alla sottoscrizione delle tessere valide per assistere alle gare interne del girone di ritorno. Da parte della tifoseria ha ricevuto una buona risposta, con oltre 1300 abbonamenti rilasciati nei primi tre giorni. La società per rappresentare al meglio la propria idea di calcio ha scelto l’iconica immagine del bambino con la bandiera sotto la pioggia, colta nel settore ospiti dello stadio “Del Conero”.
Il protagonista dell’ormai celebre scatto è il piccolo Thomas Bellei, tifoso gialloblu che ha 9 anni e vive a Nonantola, paese alle porte di Modena. La sua storia è simile a quella di tanti appassionati di calcio, ma va raccontata perché è una di quelle che fanno bene a questo sport. Il “debutto” al “Braglia” per Thomas arriva all’età di un anno e mezzo, con il papà Marco e lo zio a trasmettergli la passione per i Gialli. La bandiera tra le mani è presente fin dal principio, così come un pallone del Modena con cui addormentarsi la sera.
Il gialloblu è qualcosa che scorre nelle vene di tutta la famiglia. Lo zio Alessandro ha avuto anche l’opportunità di indossare la maglia, esordendo in Serie B nel 1974, all’età di diciotto anni. Thomas cresce, comincia anche a giocare a calcio nella Polisportiva Nonantola, ma il suo primo pensiero è quello di andare allo stadio a tifare sempre con la bandiera da sventolare. Anche durante il difficile periodo con gli stadi chiusi per il Covid, Thomas ha sostenuto la squadra per le strade.
Nella trasferta di Imola, quella che ha consegnato il record di vittorie consecutive al Modena, Thomas e la sua bandiera ovviamente non potevano mancare. Allora il papà Marco ha deciso di regalare al suo bambino un nuovo, enorme bandierone a scacchi gialloblu, con un canarino gigantesco al centro e la scritta “Forza Modena”, uguale ad un vecchio vessillo appartenuto al nonno. E così il piccolo tifoso seduto su una colonna nel settore ospiti, per novanta minuti ha sostenuto i suoi beniamini. Lo ha fatto nel modo che conosce meglio, sventolando i propri colori nel cielo imolese e ricordando a tutti, soprattutto a noi grandi, quanto è bello vivere il calcio con passione limpida ed amore vero per la propria squadra.
A cura di Salvatore Fratello
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