Monopoli, Colombo: “Questa squadra sa tenere la partita aperta, un episodio può cambiare tutto”

Le parole dell’allenatore del Monopoli Colombo dopo il derby vinto 3-1 contro il Casarano
Il Monopoli di Alberto Colombo ha espugnato il Giuseppe Capozza di Casarano e il derby pugliese si è tinto di bianco verde. Una vittoria per 3-1 sofferta, ma arrivata con caparbietà e tenacia per gli uomini dell’ex Renate che esordisce in conferenza stampa parlando del rigore che ha svoltato il match: “Non è facile spiegarlo. A parte il rigore, se qualcuno mi conosce sa che difficilmente commento situazioni arbitrali. Non è che non lo faccio oggi perché il rigore è a favore, è mia usanza non farlo mai. Potrebbe essere un lieve tocco ma non so dare la risposta.”
Colombo ha poi proseguito analizzando l’atteggiamento della sua squadra nel primo tempo e il gol subito: “Gli episodi incidono. Questa squadra sa che con un episodio la partita potrebbe cambiare e cerca sempre di tenere la partita aperta anche quando l’inerzia sembra favorire gli avversari. Se analizziamo il primo tempo noi abbiamo aspettato e le occasioni lasciate al Casarano sono arrivate quando avevamo palla noi ed è stata persa.
Sulle difficoltà della partita: “Quando noi per caratteristiche perdiamo questo equilibrio, soffriamo gli spazi e abbiamo fatto fatica fino all’inizio del secondo tempo, dove abbiamo concesso campo agli avversari. Poi c’è il carattere di una squadra, che sa che deve rimanere in partita e i momenti psicologici delle due squadre fanno la differenza. Noi veniamo da un momento positivo. Il Casarano, reduce da sconfitte, potrebbe aver vissuto il pareggio come un macigno. Infatti da lì abbiamo sfruttato gli episodi ma abbiamo subito anche meno”.
Riguardo a come poter uscire da un periodo complicato, il consiglio di Colombo al Casarano: “Stando sul pezzo, cercando di sfruttare gli episodi e avendo un pizzico di fortuna. Quando tu arrivi da un periodo non semplice è difficile che si faccia una partita perfetta sotto il profilo tecnico e offensivo. A volte escono partite sporche che riesci a non perdere o vincere e ti danno il là per ribaltare l’inerzia che stava prendendo.
Colombo: “Noi allenatori siamo vittime dei risultati”
Il Monopoli vola così al 3° posto nel Girone C grazie alla vittoria sul Casasrano. Colombo però vuole mantenere i piedi per terra: “Io credo che bisogna gestirecon equilibrio queste fasi. In questo campionato è veramente possibile incappare in due, tre sconfitte…se ci guardiamo in giro ci chiediamo chi possa essere la Cenerentola. Poteva essere il Siracusa, ma solo per i punti conquistati, non per quanto fatto in campo. Per cui se non sei bravo a sfruttare le occasioni o il tuo DNA, se non hai la bravura di crederci, rischi di pagarla contro chiunque. Così come se hai coraggio, idee e personalità puoi fare la partita contro le grandi squadre”.
Concludendo la risposta: “È chiaro che noi allenatori siamo tutti vittime dei risultati, sappiamo come va in questa professione se va male, ma se hai vicinanza della società e dell’ambiente e consapevolezza dell’obiettivo, per quanto possa essere verticale o a curve il percorso, l’importante è che si sappia dove si deve arrivare e che si cerchi di arrivare fino in fondo”.

Colombo: “Mi aspettavo questa gara, Casarano squadra di idee propositive”
Tornando sulla partita, il Casarano ha giocato la gara prevista da Colombo: “È una squadra che ha sempre avuto un calcio propositivo come idea, una grande capacità di ribaltare l’azione. Non mi sono sorpreso di nulla perché l’idea del mister l’ho vista fino al nostro episodio che ha cambiato l’inerzia della partita”.
Conferenza che si è conclusa parlando del cambio di posizione in campo tra Scipioni e Calcagni: “Noi non ci siamo riusciti a farlo nel primo tempo. Ogni tanto mi devo scontrare con chi ha una mentalità particolare. Io conosco le caratteristiche dei miei giocatori e cerco di metterli nelle migliori condizioni, in fase difensiva. Si può stare bassi ma con la palla pretendo che la mia squadra giochi e che occupi gli spazi. Abbiamo messo una punta sotto l’altra perché lo spazio tra i mediani andava sfruttato. Le mezzali dovevano sfruttare quelle zone di mezzo. I braccetti, come Piccinini, dovevano partecipare con più coraggio all’azione. Se poi non sei razionale nel muovere la palla, però, molto spesso rischi di perderla e concedere ripartenze agli avversari“.
