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Monopoli, Viteritti: “L’anno scorso giocavamo un calcio più offensivo per salvarci”

Due vittorie consecutive per rilanciare le ambizioni del Monopoli. I biancoverdi sono alla ricerca del tris e anche l’esterno Orlando Viteritti si dice fiducioso per un finale di stagione all’altezza di quanto compiuto fino ad ora dall’organico di Colombo.

Le parole di Viteritti in conferenza

Appuntamento settimanale con la stampa per il Monopoli, e questa volta è l‘esterno classe ’94 Orlando Viteritti a presentarsi ai microfoni. Tante le domande per l’ex Potenza, a partire dal momento della sua squadra: due vittorie consecutive e ora 3 gare in una settimana. “Dobbiamo pensare partita per partita. Già da Monterosi sono 3 finali che ci diranno dove possiamo arrivare e a cosa possiamo puntare. Gli scontri diretti sugli altri campi devono farci rimanere concentrati fin dal primo match. Solo dopo penseremo a Vibonese e Taranto”. Il giocatore prosegue: “Non bisogna sottovalutare l’aspetto della concentrazione, che in questa categoria è tutto. Ogni piccola disattenzione può condannarci, come abbiamo visto nelle scorse partite“.

“Il gruppo prima del singolo, questa è la nostra forza”

“Loro hanno raccolto molti punti in casa, e prima della sconfitta con il Catania venivano da 4 risultati utili. Non sarà partita facile”. Come complicato si è rivelato anche quest’anno un Girone C di certo all’altezza delle annate precedenti: “Sono 7 anni che gioco in questo girone, e ogni anno diventa sempre più difficile a mio avviso. Ci sono squadre blasonate e campi molto difficili su cui fare risultato. Ma d’altronde mi sembra di rivedere in questo gruppo quello vissuto a Rende, dove ogni ragazzo ha la giusta umiltà e la giusta voglia di emergere, sia il più giovane che il veterano. Il gruppo prima del singolo, questa la nostra forza. Ed è magari questo che ci differenzia da altre squadre che magari hanno più nomi blasonati”.

Viteritti si è anche soffermato sulle differenze tra gli approcci tattici di Colombo e dell’ex allenatore Scienza: “Sono due squadre differenti. Magari quest’anno cerchiamo di curare il minimo particolare in fase difensiva per poi ripartire, mentre l’anno scorso cercavamo di giocare un calcio più offensivo perché avevamo bisogno di punti per salvarci. Ora abbiamo un’identità che secondo me non è difensiva, anche sabato con il Catanzaro abbiamo creato diverse palle gol con cui poter chiudere prima la partita”.

Redazione

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