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“Monterosi-Inter, sarebbe un sogno!”. Ambizioni e cuore del club della Tuscia

Il Monterosi è un sogno diventato realtà grazie alla lungimiranza del suo presidente, Luciano Capponi. Un uomo che un giorno ha deciso di lasciare Roma per trasferirsi a qualche chilometro di distanza. “Ho trovato un posticino che mi piaceva, proprio vicino a Monterosi. Mi sono detto: ‘Perché non lo facciamo diventare un campo in erba?’. E da lì è iniziata la cavalcata fino alla Serie C”.

La promozione, il professionismo. E adesso 10 punti in 8 partite, 6 nelle ultime due grazie alle vittorie contro Avellino e Messina all’8a giornata di campionato. “Non vinci contro queste squadre tutti i giorni…”. Lo precisa Capponi che di imprese se ne intende.

Ma anche di sogni che diventano reali. E ambizioni che puntano sempre più in alto. “Il cammino è ostico però quest’anno siamo da ‘Io speriamo che me la cavo’, ovvero pensiamo a restare in C. Ma l’obiettivo è ambizioso e va di pari passo con le strutture che vogliamo realizzare – ci ha spiegato dopo il successo contro il Messina.

Fino alla Serie A? Iniziamo dalla Serie B. Però Monterosi Tuscia-Inter sarebbe da morire!

Ma come ha scritto un giorno qualcuno fuori casa mia, cambiandomi la vita: nulla è impossibile. E questo Monterosi me lo sta testimoniando”.

Monterosi, la genesi del sogno

“E’ un sogno iniziato qualche anno fa dalla terza categoria e ho portato la squadra in C. Sognare non costa niente. Dovrebbe diventare la squadra di tutta la Tuscia, stiamo costruendo anche un centro sportivo.

Siamo una ‘Cenerentola’, abbiamo pagato un inizio difficile perché abbiamo formato la squadra una settimana prima dell’inizio. Stiamo andando per ora con il vento in poppa. Vincere contro il Messina e pareggiare contro il Palermo non succede tutti i giorni.

Foto di Calciodellatuscia.it

La vittoria contro l’Avellino? Tanti anni di calcio mi hanno fatto finalmente capire la cosa più importante: la cura dei dettagli è fondamentale, soprattutto quelli dello spogliatoio. Se ne crei uno unito davvero e senza prime donne hai già un 40% in più di possibilità. E quella partita vinta ne è la dimostrazione”.

Vento in poppa, sguardo avanti e tanta ambizione: “La prossima gara contro la Paganese? Ho detto che avremmo fatto 9 punti in 3 partite, sei ne abbiamo fatti e ora ne mancano tre…”. D’altronde Capponi lo sa: nulla è impossibile.

Redazione

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