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Il Monterosi vola, il presidente Capponi: “Sogno partite come Inter-Tuscia”

“Io sogno. Perché i sogni ci vengono regalati per essere realizzati. Sogno la serie B e la serie A. Sogno partite come Tuscia-Roma, Inter-Tuscia.” Il presidente Luciano Capponi non hai mai nascosto le sue ambizioni, i suoi desideri. Per molti potevano sembrare utopia. Per alcuni ancora lo è. Ma chi ha potuto ammirare la stagione del Monterosi sa che uno come lui ci crede davvero. Dai dilettanti ai professionisti. La Serie C come punto di partenza per realizzare i sogni.

Credit: Massimo Luziatelli / Monterosi Tuscia

La favola Monterosi: da sorpresa a solida realtà

Dopo un inizio difficile, il Monterosi Tuscia ha completamente cambiato marcia e da lì non si è più fermato. Ha stravolto tutti i pronostici e, partita dopo partita, è arrivato a giocarsi la possibilità di partecipare ai playoff. Settimo in classifica a una giornata dal termine. Nulla è ancora deciso, ma la stagione fin qui è andata ben al di sopra delle aspettative. Tante partite memorabili. Un rendimento che nelle ultime gare ha messo nuovamente in chiaro che il Monterosi non è più una sorpresa. Vittorie contro Catanzaro, Virtus Francavilla, Turris e Juve Stabia. Tanta gioventù in campo (l’eta media è la più bassa del girone) e l’esperienza di Menichini in panchina. Un finale ancora tutto da scrivere.

Un esempio dentro e fuori dal campo

Il simbolo di questo progetto non può che essere il presidente Capponi. Passione, mentalità e quella sana follia che ti permette di realizzare anche i sogni che sembrano impossibili. Ha portato un paese di 4800 abitanti a giocarsi la possibilità di andare in Serie B. Ma ha fatto anche molto altro, soprattutto fuori dal campo. Ha creato una società fondata sul rispetto e l’onesta per cercare di mettere fine alla violenza. Ed è proprio quello che vuole ottenere con il suo progetto etico “No Fair No Play”. Una squadra che si è contraddistinta per i gesti di educazione e sportività nel corso della stagione. Uno su tutti, quello del San Nicola. Al termine della partita persa contro il Bari, lo spogliatoio del Monterosi è stato interamente pulito ed è stato lasciato un bigliettino che recitava: “Grazie per l’ospitalità, e in bocca al lupo per le prossime partite!

Credit: Massimo Luziatelli / Monterosi Tuscia

Un esempio da seguire, dentro e fuori dal campo. Il Monterosi sogna, proprio come il suo presidente. Una piccola città diventata ormai grande agli occhi di tutti. Una storia appena cominciata, con tanti sogni da realizzare. Il primo si chiama playoff. E poi chissà. D’altronde, Capponi è stato il primo a dirlo: “Nulla è impossibile.” Nemmeno un Tuscia-Inter.

A cura di Filippo De Gradi

Filippo De Gradi

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