Home » Dalla C all’esordio in A con il Cagliari: Ciocci, che serata al Maradona!

Dalla C all’esordio in A con il Cagliari: Ciocci, che serata al Maradona!

Giuseppe Ciocci, portiere Cagliari

Giuseppe Ciocci, portiere Cagliari

Nella notte del 4° scudetto del Napoli, Giuseppe Ciocci fa il suo esordio in Serie A nella notte del Maradona tra i pali del Cagliari.

Il Napoli è ufficialmente campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. Al termine di una corsa serratissima con l’Inter, ad avere la meglio sono stati i partenopei ai quali è bastato battere per 2-0 il Cagliari nell’ultima giornata di campionato per aggiudicarsi il titolo, rendendo vano il successo dell‘Inter sul campo del Como.

Festa scudetto che, sotto il Vesuvio, è partita solo al triplice fischio tenendo fede a una scaramanzia che da quelle parti è cosa assai comune.

Una sconfitta indolore per un Cagliari già salvo, e dunque l’occasione giusta per l’allenatore dei sardi per gettare nella mischia Giuseppe Ciocci, portiere classe 2002. Al minuto 82, infatti, l’allenatore Davide Nicola ha deciso di concedergli un po’ di spazio, facendolo così esordire in Serie A.

Nativo di Cagliari e cresciuto con indosso i colori rossoblù, Ciocci ha potuto finalmente realizzare il sogno di giocare in massima serie con la squadra della sua città. In uno stadio, peraltro, come quello del Maradona e davanti a una cornice di pubblico che difficilmente dimenticherà.

Gli inizi in Primavera e la gavetta in C

Portiere dotato di ottima fisicità e altro oltre 1.90m, centra subito i playoff nel suo primo anno con l’Under 17 sarda. Un paio di stagioni dopo, arrivano le prime convocazioni con i “grandi”: 3° e 4° turno di Coppa Italia, contro Chievo Verona e Sampdoria. Ciocci assiste dalla panchina, senza entrare in campo. Dal 2019 inizia la sua trafila in Primavera, chiudendo subito al 2° posto il campionato 2019-20. L’Atalanta di Okoli, Ruggeri, Cambiaghi e Piccoli vince lo scudetto senza nemmeno disputare quei playoff che avrebbero tanto fatto comodo al Cagliari. Infatti, per la delicata situazione Coronavirus, tutti i campionati minori vennero interrotti tra febbraio e marzo congelando, di fatto, la classifica così com’era.

I primi passi nel calcio professionistico arrivano nella stagione 2021-22. Ciocci rimane in terra sarda, spostandosi però all’Olbia con cui disputa il girone B di Serie C. Titolare fisso per gran parte della stagione, escludendo alcune settimane di stop per un problema al ginocchio, il portiere di proprietà Cagliari termina il suo “battesimo” in Lega Pro con 33 presenze totali (fra regular season, coppa e playoff) e 7 porte inviolate. Un nuovo prestito alle porte, sempre in Serie C, ma stavolta al Pescara dove fatica a trovare spazio. La concorrenza di uno come Plizzari si fa sentire, ed ecco che a gennaio arriva il trasferimento al Pontedera. 7 le presenze con i toscani e 2 porte inviolate, prima di un ennesimo infortunio che lo ha costretto a terminare la stagione in anticipo di due mesi.

Ciocci: “Aspettavo questo momento da molto tempo”

Nel post match, sono arrivate anche le sue parole: Ho vissuto un’emozione fortissima, indescrivibile davvero. Esordire con la squadra della propria città, con quella maglia che indossi da quando eri bambino, è qualcosa di meraviglioso in assoluto e per me ancora di più dopo anni complicati per gli infortuni. Prendo questa giornata come sprone per ripartire nella mia carriera. Aspettavo tutto questo da molto tempo, dopo anni sfortunati, molti ostacoli superati che mi hanno aiutato a migliorarmi come uomo, sono felice e voglio che sia un nuovo punto di partenza per rilanciarmi.

Ringrazio innanzitutto la squadra e il Club per avermi permesso questo, per la stagione che abbiamo vissuto, tutti insieme, tutti i portieri con cui ho lavorato negli anni e gli staff che mi hanno trasmesso tanto ad ogni livello. Questa giornata la condivido con loro oltre alla mia famiglia“.