Il Napoli vince lo scudetto dopo 33 anni: la miglior formazione secondo Renica

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10 Giugno 2023

Redazione - Autore

Il Napoli 2022-23 ha fatto la storia. Non tanto e non solo per la squadra partenopea, ma ritagliandosi un posto d’onore all’interno dell’Olimpo che i tifosi campani e non hanno disegnato nel corso dei decenni con i migliori talenti ad aver indossato la maglia azzurra e portato al successo in campionato un gruppo che di solito non è abituato a mettere lo Scudetto sul proprio petto. Quanti dei talenti visti in campo possono di diritto entrare a far parte dei migliori all-time della storia del Napoli?

A rispondere a una domanda complicata, che si pongono i tifosi napoletani sparsi in tutto il Paese e che seguono la squadra in ogni modo e con ogni mezzo – in TV e via internet, anche usando VPN Italia – è stato Alessandro Renica, storico giocatore del Napoli che ha vinto due Scudetti e che ha inserito anche il suo nome all’interno del Dream Team dei migliori 11 giocatori della storia del Napoli. Volete scoprire quali sono gli altri? Facciamolo insieme.

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Da Maradona a Osimhen, un Napoli “stellare” che potrebbe battere chiunque

Un 4-2-4 a trazione profondamente offensiva – com’è giusto che sia quando la qualità è così alta – che vede tra i pali l’indimenticabile Claudio Garella: parte così la selezione fatta da Renica, terzino sinistro di una difesa che sulla destra invece schiera Giovanni Di Lorenzo e che può contare su due centrali straordinari come Kim Minjae e Ciro Ferrara.

Per questo motivo, con una protezione del genere a difesa della propria porta, si può anche osare facendo dettare i tempi in mezzo al campo a una coppia che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi mesi: Piotr Zielinski al fianco di Stanislav Lobotka, pronti a imbeccare un poker d’attacco eccezionale (e difficile da collocare a livello di posizioni in campo).

Sulla sinistra infatti potrebbe partire dalla sua mattonella preferita Khvicha Kvaratskhelia – giocatore totale e dalle prospettive ancora tutte da esplorare – mentre a destra Antonio Careca sarebbe l’incubo da dover arginare per difese che non possono mandare raddoppi contro così tanta qualità.

Davanti, a fare da riferimento a livello fisico e atletico, ci pensa Victor Osimhen, mentre l’unico dubbio che non è passato per la testa di nessuno (e ci mancherebbe altro) è che la maglia numero 10 e la fascia di capitano restino saldamente sulle spalle e al braccio di Diego Armando Maradona. Chi può pensare di battere una corazzata del genere?

Kvaratskhelia Napoli

Il sogno del Napoli di De Laurentiis: aprire un ciclo vincente

A prescindere dal miglior mix di giocatori su cui puntare, la suggestione resta, così come la domanda che ronza nella testa di molti: riuscirà questo Napoli a mettere in piedi un ciclo vincente, a non fermarsi e a continuare a incasellare risultati positivi? Renica non ha dubbi: “Il “mio” Napoli era reduce da stagioni non certo esaltanti e viaggiava molto spesso a metà classifica. Arrivato Maradona gli bastò solo un anno di ambientamento per stravolgere tutto. Un tricolore inatteso, arrivato prima di ogni più rosea aspettativa.

Nelle ultime stagioni invece gli azzurri sono quasi sempre stati competitivi per il titolo, sfiorandolo nel 2016, nel 2018 e lo scorso anno. Le prove per il terzo sigillo non sono quindi mancate. Però, paradossalmente il trionfo è arrivato quando nessuno se lo aspettava, ovvero dopo gli addii di Insigne, Mertens, Koulibaly e Fabian Ruiz. Come il Pibe de oro però, Spalletti ha ribaltato i pronostici al secondo tentativo, dimostrando che le sue idee di calcio e il gruppo sono superiori al singolo. Sì, alla sua domanda rispondo affermativamente, per me il Napoli di De Laurentiis e Spalletti può aprire un ciclo vincente in Italia e in Europa”. Staremo a vedere.