Nicola Pasini: “Sono carico e ho voglia di fare quello che amo di più”

Gli allenamenti con Nesta e Thiago Silva, la convocazione in Champions League e l'incubo della pubalgia, Nicola è pronto a ripartire

Pasini Vicenza
19 Febbraio 2024

Carlotta Parisi - Autore

Non vedo l’ora di rimettermi in gioco, mi alleno ogni giorno e l’infortunio ormai è alle spalle. Questa situazione mi ha dato tanta forza per affrontare al meglio tutto quello che il futuro presenterà”. Parola d’ordine? Resilienza. Cadere e ripartire: Nicola Pasini è pronto a farlo. Dagli allenamenti con il Milan di Ronaldinho, Nesta e Thiago Silva, fino all’incubo della pubalgia. Ma Nicola non ha intenzione di dire basta. L’infortunio l’ha tenuto per molto tempo lontano dal campo, ma il difensore ha le idee chiare: “Mi alleno due volte al giorno perché ho voglia di tornare a fare quello che amo di più“.

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Credit: L.R. Vicenza

“Negli anni al Milan ogni giorno sembrava essere in un film”

Una carriera per diventare grande tra i grandi. Nicola lo sa bene. Sì perchè in 10 anni trascorsi nelle giovanili del Milan, ha avuto la fortuna di imparare dai migliori nel suo ruolo. Se vi dicessimo stagione 2008/2009? Sicuramente i tifosi rossoneri ricordano quegli anni. Gli anni del grande Milan. Gli anni di Nesta, Thiago Silva, Pirlo, Kakà. Imparare dai migliori. Detto fatto per Nicola: “Mi sono allenato con dei giocatori che non giocano a calcio. Loro praticano un altro sport. Ogni giorno sembrava di essere in un film. A 17 anni la vivi in maniera diversa, poi negli anni successivi ho capito realmente quello che avevo fatto. Ho avuto la fortuna di allenarmi con Nesta che era il mio idolo, Thiago Silva, li potrei elencare tutti ma mi hanno insegnato tanto. Durante le partite in allenamento mi è toccato marcare Ibra, Pato, Ronaldinho, Shevchenko. Sono giocatori impossibili da contenere, posso dire che grazie a loro ho imparato il mestiere“. E ad accorgersene è stato anche Ancelotti: “Sono stato convocato in Serie A e anche in Champions League al Bernabeu. Quella musichetta fa davvero tremare le gambe”.

Sì, Nicola ha imparato tanto da quei campioni, ma non a fare gol come lui stesso ci ha raccontato ridendo: “Non sono mai stato un difensore ‘goleador’. Diciamo che i gol non fanno parte delle mie caratteristiche. In Primavera con il Milan segnavo anche tanto, poi nei professionisti la media si è abbassata”. Nella sua carriera è riuscito a regalarsi solo 6 volte la gioia di esultare, ma ha saputo sempre sfruttare il momento giusto: “Segnare tra i professionisti è una forte emozione, farlo da difensore l’ha resa ancor più intensa, poi quando aiuti la squadra a fare risultato è ancora più bello. Ricordo ancora il mio primo gol in Serie B. L’ho fatto con la maglia del Vicenza contro la Spal. Eravamo sotto di due gol e ho riaperto la partita che poi abbiamo pareggiato, quella è stata un’emozione veramente forte“.

Pasini: “Rimarrò sempre legato al Vicenza, ma ora sono pronto per una nuova sfida”

Vicenza è la squadra dove sono stato più tempo. Ho vinto un campionato di Serie C e siamo andati in B. Ho vissuto emozioni molto forti qui. Giocare in uno stadio con circa 8 mila abbonati è bellissimo. È una piazza che merita molto di più per il seguito e per la storia”. Purtroppo però il calcio non è fatto solo di gioie, ma anche di infortuni. E Nicola lo sa: “Gli infortuni nel calcio possono far cambiare le cose. Io non ne ho mai avuti tanti, l’anno scorso però ho dovuto fare i conti con la pubalgia. Ho giocato in condizioni precarie. In estate mi sono curato, ma non passava quindi sono stato a lungo fuori e poi i primi di dicembre ho iniziato a correre e ho iniziato a sentirmi meglio. Da capitano, ma soprattutto da giocatore è difficile stare lontano dal campo e non poter aiutare la squadra, ma gli infortuni fanno parte del mestiere e io ho dovuto fare i conti con questa patologia”. Ripartire: “Sono pronto!”.

Il mercato di gennaio ha portato Nicola e il Vicenza a salutarsi, ma il difensore vuole ancora dire la sua: “Rimarrò sempre legato a Vicenza, ma abbiamo deciso di interrompere il rapporto perché io non volevo precludermi la possibilità di rimettermi in gioco. Sto bene, mi sento in condizione, mi alleno due volte al giorno perché ho voglia di tornare a fare quello che amo di più, infatti sto valutando alcune proposte che mi sono arrivate“. Nicola è pronto a ricominciare. Una promessa a dimostrarlo: “Ci risentiamo al primo gol“.