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Parma come culla, l’Inter e la rinascita al Chievo: il “professor” Obi pronto per la C

Collocata al sedicesimo posto in classifica del girone B con 19 punti, la Vis Pesaro per rincorrere l’obiettivo salvezza sta correndo ai ripari durante il mercato di riparazione. In questi giorni, si è acceso d’impatto il mercato biancorosso con una notizia arrivata il 31 dicembre. Il ds Menga vuole piazzare un colpo molto importante per la categoria: si tratta di Joel Obi, ex centrocampista dell’Inter, attualmente svincolato.

Il viaggio di Obi: l’amore per l’Inter e il primo titolo

Da Lagos, in Nigeria, a Parma: è questo lo spostamento geografico compiuto da Joel Obi e dalla sua famiglia nel 2003, l’anno in cui Christian Vieri indossava la maglia dell’Inter, laureandosi capocannoniere della Serie A. Fu proprio in quel momento che il centrocampista nigeriano classe 1991 si innamorò dei colori nerazzurri. Gli stessi che avrebbe iniziato a indossare due anni dopo, notato in una scuola calcio parmigiana. Il sogno del giovane Obi si era avverato, ma era necessario continuare a coltivarlo con cura. Con il passare del tempo, nel 2008, il giovane centrocampista vince la sua prima finale contro l’Empoli, valida per lo scudetto degli Allievi Nazionali, dove trova anche il gol. In quegli anni, la squadra era composta da giocatori come Destro, Caldirola e Santon, figure non sconosciute al mondo del calcio italiano.

La Coppa Italia vinta con l’Inter e il ritorno a Parma

Solo tre anni dopo, nell’anno post Triplete, Rafa Benitez decide di convocare per la prima volta in Champions League il diciannovenne Obi, schierandolo titolare per 80 minuti nella seconda giornata del girone. L’Inter vinse quella partita 4-0 contro il Werder Brema e la sua prestazione fece innamorare i tifosi. Da lì nacque l’etichetta del predestinato, seguita dalle prime convocazioni in Serie A e Coppa Italia. In quest’ultima competizione, Obi giocò da titolare sia negli ottavi di finale che nella semifinale di andata contro la Roma. I nerazzurri vinsero poi la competizione nell’ultimo atto contro il Palermo, dove Obi però non venne convocato. Anno dopo anno, il centrocampista classe 1991 conquistava sempre più minutaggio e presenze. Da non dimenticare il gol del pareggio nel derby del 2014 contro il Milan, accompagnato da un’esultanza che rievocava Oba Oba Martins. Però, i numerosi infortuni e le prestazioni non sempre brillanti lo portarono lontano dal suo club del cuore per una stagione. Esattamente a Parma, la città che lo ha accolto da piccolino. Purtroppo per lui però non trova troppa fortuna in gialloblù.

Obi, la nuova possibile esperienza in Serie C

Poi di nuovo Inter, Torino – dove diventa fondamentale nel centrocampo di Mihajlović e Mazzari – e Chievo, con nel mezzo una breve parentesi in Turchia con l’Alanyaspor. Veste la maglia gialloblù per tre stagioni, tra Serie A e B. Proprio in quel di Verona, nelle due stagioni in serie cadetta, gli viene dato il soprannome di “Professore universitario“. Era finalmente ritornato ai suoi livelli, quelli mostrati quando non era ancora vittima dei diversi infortuni. Un ritorno evidente, con una marcia in più rispetto agli altri giocatori della categoria. La Salernitana, dopo la promozione nella massima serie, lo riporta nel grande calcio. Obi ritorna a giocare in Serie A, ma solo per la stagione 2021/2022, in cui contribuisce alla salvezza con 21 presenze totali. Inzaghi, dopo l’esperienza in granata, decide chiamarlo con sé alla Reggina, di nuovo in Serie B. La sfortuna degli infortuni lo colpisce ancora e nell’annata 2022/2023 scende in campo solo per 13′. La Vis Pesaro potrebbe portare per la prima volta in Serie C il centrocampista nigeriano. Per Banchieri potrebbe essere un acquisto di lusso e per Obi l’ennesima occasione di riscatto. Per tornare a sentirsi un giocatore importante e vivere i fasti di un tempo.