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Palermo, Massolo: “Avrei firmato per la finale, adesso viene il bello”

Il Palermo vola in finale e con lui anche i protagonisti di questa cavalcata. Nei playoff sono stati diversi i giocatori che hanno dato il loro contributo. Gol, assist e non solo, anche i guantoni di Massolo in più di un’occasione hanno risposto presente. I due rigori parati a Trieste e Salò, oltre alle ottime parate durante tutti i match gli hanno permesso di guadagnarsi il posto da titolare.

Doppia vittoria contro la FeralpiSalò e con l’1-0 della sfida di ritorno, con il gol di Brunori, i rosanero hanno festeggiato l’accesso alla finale. Festa in campo e festa sugli spalti con gli oltre 35 mila spettatori a spingere la squadra di Baldini. Al termine ha analizzato la partita in conferenza stampa proprio Samuele Massolo.

Massolo: “A Padova dovremo dare il meglio di noi”

Gioia, euforia e felicità per aver raggiunto la finale: E’ un sogno, ci avremmo messo tutti la firma. Adesso viene il bello, ci giochiamo tutto. Dai giocatori ai meravigliosi tifosi, tutti meriterebbero questa promozione. Commenta così Massolo in conferenza. Che poi aggiunge anche due parole sul pubblico: L’affetto della piazza è incredibile: tantissime persone mi scrivono, è bellissimo e lo apprezzo tanto. A Padova dovremo dare il meglio di noi stessi”. 

Partita non semplice contro un avversario ostico: “Li avevo visti giocare contro la Reggiana e mi avevano impressionato. Sia andata che ritorno siamo stati bravi noi. Nei primi 25 minuti hanno creato tanto, ma siamo stati bravi a tenerla sullo 0-0. Se avessimo preso gol, sarebbe diventata un’altra partita”.

L’alternanza con Pelagotti

Il ruolo del portiere è molto particolare. Giocare poco o alternarsi possono essere deleteri. In casa Palermo, però, non è così. Pelagotti e Massolo si sono intercambiati tanto, anche se ora è il più giovane a giocarsi le sue carte da titolare. “Per un portiere non giocare non è facile” dice Massolo. “Quando poi vieni chiamato in causa devi farti trovare pronto – continua il portiere rosanero – perché Palermo è una piazza che vuole tanto. Per ora sta andando molto bene e sono contento. A Palermo sto da Dio. In chiusura due parole sui rigori sin qui parati: “Li studiamo bene insieme a mr. Marotta (preparatore dei portieri), siamo stati fortunati”. 

Redazione

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