Dai campi della C all’esordio in B: la favola di Corvi

15 ottobre 2022. Una data che Edoardo Corvi porterà per sempre nel suo cuore. Il giorno di Parma-Reggina. Match di Serie B. Una sfida di campionato come tante altre, ma non per lui. Corvi è pronto a ritagliarsi uno spazio, importante, dal primo minuto.

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Corvi è sinonimo di Parma

Lui che la maglia del Parma la sente come forse nessun altro. Perché nato a pochi chilometri da quello stadio che oggi lo ha visto protagonista, perché forse, ed è questo il punto esatto in cui inizia la sua favola, di fatto Corvi ha realizzato un sogno. Classe 2001, talento da vendere come racconta chi lo ha visto crescere e migliorare anno dopo anno, un amore sconfinato per quei colori che oggi ha difeso. Tra l’altro, togliendosi anche lo sfizio di tenere la porta inviolata contro una Reggina che più volte ha provato a riaprire la partita, poi finita 2-0 in favore della squadra di casa. Qualche offerta, qualche proposta. La risposta è sempre stata no. Per Corvi l’unico pensiero, quasi un’ossessione, è sempre stato quello di difendere i colori del Parma.

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Dal Legnago alla B…al posto di Buffon

Buffon e Chichizola a fargli da chioccia. Nel vero senso della parola. Perché se vogliamo, l’immagine della giornata di Corvi c’è già: l’abbraccio dei due al termine del match. Tu chiamale se vuoi emozioni. Le corse dopo scuola per andare agli allenamenti, i weekend “sacrificati” per farsi trovare pronto la domenica. I pulcini, la primavera, le nazionali giovanili prima del grande sogno chiamato Serie B. Con il suo Parma. Un anno in C al Legnago per continuare nel percorso di crescita.

17 presenze tra campionato e Coppa Italia pensando al giorno che avrebbe vissuto oggi. L’abbraccio con il presidente Krause e l’incitamento della curva prima del fischio d’inizio. E già questo basterebbe a spiegare perché è valsa la pena aspettare.

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