La Serie A, De Zerbi, il murales e quell’emozione rimasta intatta. Marino: “Catania, per me sei il massimo”

Pasquale Marino in panchina/ credits: IMAGO/ www.lacasadic.com
L’ex indimenticata bandiera rossazzurra, che ha trascorso più di un decennio nel club da calciatore e allenatore, si racconta: “Abbiamo fatto la storia, quest’anno spero arrivi la B”
“Scusami, tra poco ho una riunione ma se ci sei facciamo anche subito”. Quando il cuore chiama, seppur per vie traverse, risulta difficile divincolarsi, nonostante i mille impegni quotidiani: l’amore di Pasquale Marino nei confronti del Catania, club che ha vissuto tra campo e panchina dal 1994 al 2007 , si può perfettamente riassumere così. Curiosità: l’ultimo primato rossazzurro tra i pro prima di quello attuale era proprio targato Marino, stagione 05-06.
L’occhio dell’allenatore marsalese va già al presente: “Ci sarà grande entusiasmo come immagino da quelle parti. Vedo un Catania completo in un campionato comunque livellato verso l’alto perché la Salernitana ha un organico importante, così come il Benevento, il Cosenza o il Crotone: c’è da battagliare, mi auguro i rossazzurri vadano in B“.
Tredici anni d’amore, due promozioni, sia da giocatore che da allenatore: quello tra Marino e i siciliani è a tutti gli effetti un binomio vincente. L’atmosfera al Massimino, poi, è ancora oggi nella mente e nel cuore di chi l’ha vissuta: “Credo che a Catania, quando il club va bene, c’è sempre un’aria speciale, a prescindere dalla categoria: se si cominciano a fare determinati risultati poi il gruppo si cementa ed è trainante per la gente”.
Promozioni, record, difficoltà. Marino a Catania ha vissuto un’esperienza totalizzante, come sottolineato dal suo tono di voce sempre più coinvolto: “I momenti li porto nel cuore tutti. Catania per me è il massimo. Credo sia lo stesso per i catanesi visto che ho saputo di essere raffigurato nel murales del Massimino, significa che ho lasciato un buon ricordo tra promozioni storiche e una salvezza in Serie A raggiunta nonostante un momento complicatissimo“.
Marino: “Vi racconto De Zerbi”
Tra gli indiscussi protagonisti di quel Catania 2005-06, insieme a Mascara e Spinesi tra gli altri, c’era anche De Zerbi, legato a Marino da un rapporto unico, che fa subito scattare il sorriso al suo ex allenatore: “Ci siamo sentiti il mese scorso, ci sentiamo spesso, mi ha invitato a vedere il Marsiglia. Abbiamo un forte legame, lui è riconoscente perché durante i suoi primi anni da allenatore, a Foggia, ci sentivamo spesso”.
I ricordi, per Marino, sono infiniti, tra qualità calcistiche e simpatia: “Aneddoti? Ce ne sono tanti, Roberto era un giocatore importante e in panchina è geniale. A Catania si lamentava sempre perché in caso di vittoria, degli attaccanti, era sempre l’indiziato ad uscire: mi diceva ‘mister perché sempre a me’? Cose di campo che ricordo con affetto. Dopo la promozione lo avremmo riconfermato anche in A ma decise lui di andare a Napoli“.

“Catania, meriti la B”
Non solo De Zerbi: i pupilli di Marino, infatti, sono sempre d’attualità. A cominciare da Floro Flores, scelto a sorpresa dal Benevento dopo il ribaltone in panchina delle scorse ore: “L’esonero di Auteri da terzo in classifica è stato sorprendente– osserva Marino- non conosco le dinamiche e non so se quella di Antonio sarà una situazione momentanea o duratura, certamente la società ha apprezzato il buon lavoro in Primavera, spero faccia bene, sono ormai in tanti i ragazzi che allenano passati sotto la mia gestione, penso anche a Sottil e Caserta o lo stesso Polito che fa il ds a Catanzaro: auguro a tutti il meglio, significa che qualcosa di buono insieme è stato fatto in quel gruppo…oltre a vincere (ride ndr) “.
Il tempo scorre veloce, il pensiero, allora, non può che tornare al primo amore: “Auguro il meglio al Catania e alla sua gente, il che significa tornare presto nelle categorie che più gli competono. Grazie ancora a tutti con il cuore“. Semplicità e gratitudine, rigorosamente rossazzurre. In due parole: Pasquale Marino.
