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Il Pattarello-day, dal rinnovo con l’Arezzo al gol contro il Napoli

Pattarello Arezzo copertina

Emiliano Pattarello esulta con l'Arezzo - credit SS Arezzo - www.lacasadic.com

Il classe ’99 è reduce dalla stagione più proficua della carriera. E ieri ha segnato anche contro i neo-campioni d’Italia.

In meno di 24 ore, Emiliano Pattarello ha fatto incetta di piccole conquiste. Il primo passo è stato compiuto dietro le quinte: il classe ’99 ha rinnovato il contratto con l’Arezzo ieri -martedì 22 luglio. Il secondo, invece, è arrivato direttamente sul campo. Dove il talento nativo di Dolo ha subito lasciato il segno, nella trionfale amichevole contro il Napoli di ieri pomeriggio. È suo, infatti, il gol che, a ridosso del quarantesimo minuto di gioco, ha aperto le danze e permesso agli amaranto di battere i neo-campioni d’Italia con un secco 2-0.

Un sussulto d’orgoglio che apre al meglio la stagione del club toscano. Non tanto per l’esito dell’incontro (é calcio d’estate), ma per la dimostrazione di forza lanciata fuori dal manto verde. Aver trattenuto Pattarello denota ambizione e voglia di migliorare. Obiettivi perseguibili nel prossimo quadriennio: le parti saranno complici fino al 2029.

E il confronto di Dimaro non è altro che una conferma. Perché, come se non bastasse, il giocatore è reduce dalla stagione più proficua della carriera, condita da 43 partite, 20 reti e 4 assist tra Serie C, Coppa Italia e playoff di categoria. Numeri importanti, che accendono la passione della piazza. Ulteriormente intrisa di desideri comuni, dopo la prestazione fornita ieri dal numero 10.

In continua crescita, come rivelato dal manto verde. Lì dove l’attestato di fiducia importante lanciatogli dalla società andrà rispettato e onorato. Lì dove il ragazzo ha piano piano acquisito centralità nel progetto della squadra. Lì dove non serve il calcio d’estate per capire quanto talento possa ancora apportare alla causa nei prossimi anni.

Dal Bologna alla conquista della C

I numeri, in tal senso, sono sempre stati dalla sua parte. E per numeri si intende quel cumulo di doti tecniche che ne ha progressivamente accresciuto la consapevolezza. Sulle sue qualità palla al piede, infatti, Pattarello ha costruito un fortino di certezze. Tira i primi calci tra le file del Bologna, la squadra che lo ha accolto quando era ragazzo e che lo ha ben presto indirizzato sulla strada dei grandi. Veste la maglia rossoblù nell’Under 17 (13 reti in 30 partite), in seguito scala marcia e sale in Primavera 1, racimolando 24 presenze, 5 gol e 2 assist. Logica conseguenza, il professionismo chiama. E l’attaccante veneto risponde presente.

Sarà il Renate, nella stagione 2018/2019, a regalargli il primo banco di prova pesante della carriera. Ma il feeling non decolla e il ragazzo, 16 partite e 385 minuti dopo, fa di nuovo le valigie. Passa in rapida successione dall’Arzignano Valchiampo (23 presenze) e dal Trento. In Alto Adige trova continuità (50 partite, 6 gol e 4 assist) e agguanta anche una promozione in Serie C. In seguito persa, ma prontamente riconquistata con indosso la maglia dell’Arezzo. Un anno in D condito da 2 reti e 6 assist, poi il decollo definitivo nel terzo livello del nostro calcio, dove si esalta: 8 gol e 6 assist nell’arco della prima stagione, addirittura 18 reti nel secondo anno post-promozione. I numeri sono dalla sua parte. E, questa volta, anche i gol pesanti.

Emiliano Pattarello – credit: SS Arezzo

Un mancino delicato

Ora, la firma sul rinnovo quadriennale, che racconta di un rapporto sano tra l’Arezzo e Pattarello. Un giocatore di spicco, per una squadra che vuole splendere. La strada è tracciata: il classe ’99 incorpora tutte quelle caratteristiche che aiutano a dare una definizione di talento. Facile intuirle tutte: il fisico compatto, il baricentro basso, la progressione palla al piede. E ancora: il mancino educato, il gesto tecnico nelle corde, la capacità di creare moli di gioco e superiorità numerica. Non basta? L’estro del 10, il guizzo del campione e, soprattutto, la duttilità da profilo maturo, in costante evoluzione.

Pattarrello nasce infatti ala destra (veste in cui ha raccolto 134 partite, 40 gol e 7 assist), ma ha sempre mostrato grande mobilità. Sa spaziare su tutto il fronte offensivo, gli piace convergere per vie centrali e non disdegna anche di partire dalla sinistra. Nel corso della carriera, per giunta, è stato utilizzato anche come seconda punta, terminale offensivo e ala sinistra. Apportando sempre reti, spunti e qualità di livello superiore. Un pacchetto completo. E in casa Arezzo ne sono certi: sarà così per un altro quadriennio.

A cura di Edoardo Gatti