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Cerignola, Pazienza: “C’è tanta amarezza. Ma questi ragazzi hanno fatto un percorso straordinario”

Michele Pazienza, allenatore del Cerignola, dopo la sconfitta per 3-0 allo Zaccheria contro il Foggia – che ha condannato l’Audace all’eliminazione dai playoff – ha parlato davanti ai giornalisti della prestazione dei suoi. Impossibile non partire da un commento a caldo sull’eliminazione: “Credo sia abbastanza palese che faccia male. C’è tanta rabbia, tanta amarezza, tanta delusione. Resta però il fatto di aver fatto una grande stagione e anche una parte dei playoff, a parte stasera dove abbiamo pagato l’inesperienza e la pressione. Questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario“.

Pazienza: “Oggi non siamo stati noi”

Un eliminazione che brucia, dunque. Sulla prestazione dell’arbitro Pazienza commenta così: “Difficile giudicare gli episodi. L’episodio della rimessa laterale (dal quale è scaturito il terzo gol, ndr) era evidente, me ne sono accorto io dal campo. Ma al di là di episodi contro o a favore oggi non siamo stati noi, il gol l’avremmo preso comunque. Conoscendo i miei ragazzi sarebbe stato meglio averlo subito prima, avrebbe dato loro una scossa. Invece l’abbiamo subito tardi quando fisicamente stavamo calando. Nell’arco dei 95 minuti il Foggia ha meritato“. Nonostante il risultato non gli sorrida, l’allenatore del Cerignola ha solo belle parole per i suoi calciatori: “I nostri ragazzi hanno fatto un percorso straordinario, andando oltre alle aspettative. Hanno sempre giocato leggeri, all’attacco e con coraggio. Oggi invece dovevamo difendere, e quando devi sopportare il peso di dover difendere il risultato, questo va a incidere sulla prestazione“.

Credits: Audace Cerignola

E sulle sostituzioni, Pazienza afferma: “Achik sarebbe comunque entrato. Nel preparare la partita nella partita, l’idea era quella di sfruttare gli uomini che ci sanno dare profondità e che ci hanno fare cose straordinarie. Questa cosa non siamo riusciti a farla oggi. Oggi ci è mancata l’esperienza

Cerignola, Pazienza: “Sapevamo che con un gol lo stadio si sarebbe acceso”

E sull’accoglienza della Zaccheria: “Ai miei ragazzi ho detto che se avessimo concesso loro un gol, avremmo acceso la caldissima tifoseria rossonera. Cosa che poi è successa nell’ultimo quarto d’ora. Dovevamo sicuramente fare qualcosa in più, difendere più alti e nella loro metà campo

Redazione

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