Dal Brasile alla Juventus: la storia di Pedro Felipe, il difensore convocato da Tudor

Pedro Felipe, difensore Juventus Next Gen / IMAGO
La storia di Pedro Felipe: il difensore brasiliano convocato da Tudor per la partita contro il Milan
C’è un volto nuovo che inizia ad affacciarsi con sempre maggiore insistenza nei corridoi della Continassa, si chiama Pedro Felipe, difensore classe 2004 che sarà aggregato in prima squadra della Juventus. Una scelta che testimonia quanto il club bianconero creda nella propria progettualità della Juventus Next Gen.
Dopo un avvio complicato nella passata stagione dove ha giocato solamente sei partite tra gennaio e e giugno 2024 a causa di un brutto infortunio, il difensore brasiliano quest’anno ha conquistato spazio e fiducia nella formazione di Brambilla, diventando un punto fermo della retroguardia bianconera in Serie C.
A impressionare è soprattutto la personalità del ragazzo: fisico imponente, grande capacità di lettura difensiva, ma anche quella fame che spesso fa la differenza. Pedro Felipe si è guadagnato tutto sul campo, senza clamori ma con la determinazione di chi sa cosa vuole dal proprio futuro.
L’approdo tra i “grandi” rappresenta per lui una nuova tappa, forse la più stimolante. Ma la sua storia parla già di sacrificio, di cadute e di risalite. Una narrazione perfetta per il calcio moderno, dove non basta il talento se non è accompagnato dalla voglia di lottare.
Dal Brasile a Torino: il viaggio di Pedro Felipe
Il numero 4 della Juventus è nato nel 2004 a Itajuipe, nello stato brasiliano di Bahia. Cresciuto calcisticamente tra le fila del Vitoria è poi passato al Palmeiras, una delle migliori realtà giovanili del Brasile, dove si è messo vincendo numerosi titoli tra il 2022 e il 2023: la Copa Sao Paulo de Futebol Junior (2023), la Copa do Brasil U20 (2022), il Campionato Paulista U20 (2023), la Coppa CEE U19 (2022), il Torneo ICGT (2023) e il Terborg Toernooi (2023). Un palmares di tutto rispetto nel settore giovanile.
Il salto in Europa è arrivato nel 2024, quando la Juventus ha deciso di puntare su di lui, prelevandolo dal club paulista. Inserito subito nella rosa della Next Gen, Pedro ha avuto un impatto iniziale complicato: soltanto sei presenze nei suoi primi sei mesi italiani. Dopo un periodo di ambientamento, rallentato anche da un grave infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per gran parte della stagione 2024-25 ora, è sicuramente un caposaldo della difesa di Brambilla. Sempre titolare, mai sostituito e tante dimostrazioni di solidità che hanno trovato un’ulteriore conferma anche nel gol che ha portato alla vittoria juventina contro la Torres.

Identità difensiva: tra ispirazioni e aspettative
Tra le figure che hanno ispirato la crescita di Pedro Felipe c’è Gustavo Gómez, capitano del Palmeiras e punto di riferimento tra i difensori del campionato brasiliano. Già durante la sua presentazione ai canali ufficiali del Palmeiras nel 2023, Pedro aveva mostrato un temperamento deciso: nessuna promessa altisonante, solo la volontà ferrea di lavorare, migliorare e seguire le orme di chi, come Gómez, ha costruito la propria carriera con la giusta mentalità.
Fin dal suo arrivo in Italia, invece, un altro nome ha iniziato a circolare attorno al profilo di Pedro Felipe: quello di Gleison Bremer. Una comparazione forse un po’ troppo pesante per un ragazzo arrivato così giovane seppur i termini per fare un paragone ci siano: difensore centrale, brasiliano, fisico possente data anche la sua altezza e un’attitudine ad andar forte in marcatura a uomo sull’avversario. Un’etichetta impegnativa, che il ragazzo ha accolto con umiltà, preferendo lavorare in silenzio e guadagnarsi spazio passo dopo passo. La Juventus, ora, sembra credere davvero in lui: dopo averlo riscattato dal Palmeiras, lo ha blindato con un contratto fino al 2029.