La ‘Pergo’ secondo Bolis: “La salvezza la dovevo a Cesare. Mercato? Ho un sogno”

Credit: US Pergolettese - www.lacasadic.com
Si alza il sipario della stagione, si chiude il mercato. L’intervista a Gabriele Bolis, ds della Pergolettese.
Identità, umiltà e il ricordo di Cesare: la Pergolettese di oggi si fonda su questi tre capisaldi. E Gabriele Bolis, direttore sportivo del club, si è fatto carico di tutto questo: fare in modo che le fondamenta si mantengano forti nel tempo.
“Lo dico sempre: la dicitura U.S. nel nostro caso sta per umili e spietati”, ha inizio così l’intervista a Bolis. Da anni in Serie C, la società con base a Crema è oramai una delle realtà più consolidate della categoria. Con un bottino di 42 punti, la Pergolettese ha conquistato la salvezza anche nella scorsa stagione: “Raggiungere questo obiettivo significava fare un regalo a Cesare: era un dovere”.
E un anno e mezzo dopo la scomparsa di Cesare Fogliazza, al tempo patron del club, il ds lo ricorda così: “Lui riusciva a darti una carica di entusiasmo che andava oltre”. Nonostante l’obiettivo raggiunto “l’anno scorso mi sono sentito sotto pressione: avevo perso il mio punto di riferimento”.
“È stato pesante. Ho rinunciato a tutto per fare in modo che arrivassimo al traguardo prestabilito. Ringrazio Anna – la moglie di Fogliazza, nonché amministratrice delegata della società. Lei ha saputo ascoltarmi”, ha confidato.
L’identità
Archiviata la passata stagione, ora è tempo di riscrivere il copione per la nuova sceneggiatura. Il sipario del campionato si è alzato, quello del mercato è ufficialmente terminato giorni fa. “Abbiamo seguito la stessa linea degli ultimi anni. La nostra identità è chiara: dobbiamo lottare fino all’ultimo”, ha dichiarato Bolis. “I giovani sono di prospettiva e abbiamo scelto di mantenere due giocatori d’esperienza, Arini e Lambrughi. Le uniche due cose che non puoi comprare nel calcio sono anima e cuore e loro li hanno entrambe”.
Ha proseguito: “Hanno vissuto il passaggio da Cesare a questa nuova proprietà. Hanno un valore umano che va oltre il campo. Senza di loro non saprei come andare avanti: sono il mio punto di riferimento nello spogliatoio, oltre all’allenatore”. E a proposito di Giacomo Curioni, alla guida del club dall’ottobre scorso: “Sa quello che deve fare: valorizzare i giovani e centrare la salvezza”.

Il mercato sotto la lente
Da Marco Tremolada a Daniele Ferrandino, da Alberto Pala a Enrico Di Gesù. “Sedici acquisti, penso sia uno dei record”, ha dichiarato accennando un sorriso. “Al 95% sono riuscite tutte le operazioni che ci eravamo prefissati di fare. Il mercato è una forte illusione, oltre che un evento mediatico. Trovo sia assurdo che si possa operare durante l’inizio del campionato”.
Nonostante la Pergo abbia cambiato volto, gli innesti si sono inseriti bene nel collettivo. Tremolada è stato decisivo nella partita contro il Lumezzane: “Lo abbiamo acquistato a titolo definitivo dal Como. Pensiamo possa creare patrimonio per la società”. E alla domanda se potesse ritenere al completo l’organico ha risposto: “Se c’è l’occasione di un difensore centrale la valuto. Ho un sogno, ma preferisco non svelarlo”.
Tra passato e futuro
Il giornalista d’inchiesta, anni fa Bolis ambiva a questo. Poi le strade l’hanno portato oltreoceano: “Ho fatto un corso di Strategy a New York. Ho lavorato per qualche mese per i Knicks. Facevo fotocopie (ride). Mi imbucavo a vedere agli allenamenti, ma mi buttavano fuori. Allora anch’io ho questa mania: nessuno può vedere gli allenamenti della mia squadra”. Una politica che la dice lunga sul senso di protezione e
Dopo la doppia sconfitta con il Renate (in Coppa Italia prima, al debutto in campionato poi), la Pergolettese fa bottino pieno contro il Lumezzane e il Cittadella. Bolis sul club granata: “Con il Brescia e il Vicenza, è una delle big del Girone A”. Favoritismi a parte, nella partita interna di sabato 6 settembre, la squadra ha rifilato tre gol ai veneti. L’obiettivo? “Intanto la salvezza, poi si vedrà”, ha risposto il direttore. Ma tra le righe “salvezza” è da intendere come un qualcosa di più ampio: “portare avanti la filosofia di Cesare”.