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Pergolettese, tra infortuni e squalificati una botta di… Vita(lucci)

Una rissa, due avversari espulsi e il Voltini si trasforma in una bolgia: la Pergolettese sorprende con Vitalucci e batte 4-0 una Pro Vercelli ferita. Palleggia, si impone sul piano del gioco e conquista tre punti, con tanti assenti illustri: da Lambrughi a Bernat Guiu, fino a Lepore e Arini. Nuove leve e soluzioni alternative in campo portano la vittoria più rotonda della stagione.

Vitalucci, il gioiello italo-giapponese che fa sognare la Pergolettese

Un nome su tutti nella partita di oggi è Hide Vitalucci. Esterno alto, nato e cresciuto in Giappone: mamma giapponese e papà italiano. È arrivato nel Bel Paese scegliendo Frosinone e lo scorso anno ha stupito tutti con gol a raffica in Primavera 2. In estate la Pergolettese ci ha puntato e oggi ha regalato spettacolo.

Per la gioia dei tifosi, degli indisponibili (che incitavano dalla tribuna) e dell’allenatore Stefano Lucchini, che in conferenza stampa ha esaltato il suo gioiello, classe 2001: “Ha lavorato molto bene in settimana, ha dato buoni segnali e quando Lepore ha avuto un problema, venerdì, l’idea è stata subito quella di abbassare Bariti e mettere Hide come ala destra”. Mossa vincente e scacco alla Pro.

Vitalucci: “Siamo una Squadra con la S maiuscola”

18 punti sul campo, 16 in classifica per via di una penalizzazione di due punti. La Pergolettese viaggia bene e Vitalucci lo sa: “Durante la settimana siamo stati una Squadra con la S maiuscola. Uniti e aggressivi. Così è nata la nostra vittoria: siamo entrati in campo per lottare su tutti i palloni e guadagnare i tre punti”.

Due gol da attaccante vero per Hide, educatissimo, forte in campo e super alla mano fuori dal rettangolo verde. La prima rete un colpo di testa al bacio, “ma è merito del cross di Villa”, ci dice lui con il sorriso e la testa china. “Il secondo è un movimento che mi ha insegnato Scardina”, ride e poi scherza: “Sì, mi ha detto lui di ringraziarlo in conferenza”. Feeling con i compagni e tanta umiltà: “Per il futuro mi auguro di crescere giorno dopo giorno. E il primo passo è la salvezza”. Giorno dopo giorno, lavorando, perché “ci sono ancora tanti gol da segnare, Hide”, gli ricordano i dirigenti. Sorride, ringrazia e mette nel cuore.

A cura di Luca Bendoni

Redazione

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