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Avellino, il Dt Perinetti: “Qui mi sembra la vigna dei cog****i”

Perinetti

Il direttore dell’area tecnica dell’Avellino ha fatto il punto sul calciomercato degli irpini nel corso dell’ultima puntata di Zona Verde: “Noi ci siamo seduti prima del mercato, con Pazienza, che è entrato alla terza giornata e quindi non ha costruito la squadra in estate. Pazienza ha comunque ereditato una squadra forte, ha conosciuto i giocatori, qualcuno lo ha rivalutato. Ha le sue idee e ha indicato qualche giocatore più funzionale al suo modo di vedere il calcio. Noi ci siamo messi subito a lavorare, ci ha indicato Liotti e De Cristofaro. Avevamo intenzione di prendere anche Molina, avevamo il sì, poi la Serie B lo ha vincolato e ha rinunciato a un contratto di due anni e mezzo con noi per farne uno di 6 mesi col Südtirol”. 

Avellino Giorgio Perinetti
Crediti: Mario d’Argenio

Perinetti: “Sul mercato saremo vigili”

Il direttore Perinetti ha parlato innanzitutto delle strategie messe in atto dall’Avellino, in sinergia con il nuovo allenatore Michele Pazienza: “Se possiamo fare qualche altro accorgimento lo faremo. Ad Avellino, scusate se lo dico in romanesco, sembra la “vigna dei coglioni”, si fanno sempre nomi. Noi sul mercato ci siamo, abbiamo già preso 2 calciatori e sarebbero stati 3, se Molina non avesse cambiato idea il giorno delle visite mediche. Sul mercato posso dire che ci siamo e saremo vigili. Una società che vuole vincere deve avere una rosa forte, io parlo dei doppi ruoli, tanti titolari, soprattutto in allenamento, perché si crea la competitività. Abbiamo dato via 19 giocatori, presi 15, magari in alcune situazioni siamo stati fortunati, in altre meno. Non siamo fenomeni, gli errori ci possono essere, come ho detto prima, spesso per vincere c’è la casualità“.

“Starita? Guardiamo altrove”

E sui singoli idee chiare: “Proposta dell’Avellino bassa per Garattoni? Io penso che la loro richiesta sia alta, fuori mercato. Ma abbiamo 23 giorni, le cose possono cambiare. Starita lo stiamo trattando da questa estate, ora stiamo sentendo numeri che non meritano neanche risposta, giriamo le spalle e guardiamo altrove. Non andremo a stravolgere la rosa, rispettando anche chi c’è e sta giocando da giugno con noi. Faccio un esempio, se prendiamo Starita e gli diamo un ingaggio altissimo, cosa dirà Sgarbi che prende un ingaggio normale?“.