Perugia, Braglia: “Mai avuta così tanta difficoltà. Stare zitti e correre”

Piero Braglia - credit: IMAGO - www.lacasadic.com
Le parole dell’allenatore del Perugia Braglia in vista del match del prossimo turno di campionato contro il Rimini.
Una stagione fin qui complicata per il Perugia di Braglia che, nel prossimo turno, se la vedrà contro il Rimini, che ha visto oggi (venerdì 10 ottobre) la conferma del -11 in classifica.
Queste le parole dell’allenatore degli umbri in sala stampa: “Dobbiamo fare una grande partita, il resto sono chiacchiere. Sotto certi aspetti ci sta mancando qualcosa. Ho visto tre gare in fotocopia e sarebbe ora di cambiare lo spartito. In allenamento ti fanno vedere che sono una buona squadra, ma ora spero di vederlo in partita.
La formazione iniziale ha visto alcune mosse a sorpresa: “Sono segnali. Chi li vuole prendere li prende, chi non vuole farà altre cose. L’età non conta, ora basta. Giardino ha fatto una buona partita ma non è stato servito, Rondolini è stato ammonito e per questo l’ho tolto. Ma non deve giocare chi si chiama Tizio o Caio.
Da quando stiamo facendo queste due settimane la squadra lavora. Ma non lo vedi in partita. Anche prima di Carpi ho visto ottimi allenamenti. O sono io che mi faccio capire male o hanno paura. Devono solo dimostrare di saper giocare a calcio”.
Braglia: “La gente ci dia una mano”
E ancora: “Abbiamo fatto degli allenamenti dove i ragazzi hanno dimostrato che stanno bene. Devono farlo anche domani, senza aver paura di saltare l’uomo e fare un dribbling. Chiedo alla gente di darci una mano per il momento delicato. Poi succeda quel che debba succedere.
Quando sono subentrato tutta questa fatica non l’ho mai fatta né a Cosenza né a Lecce. Eravamo ultimi poi sempre arrivati ai playoff. Sto cercando di sistemare questa squadra, bisogna capire che stiamo andando da un’altra parte e farlo velocemente. Stare zitti e correre la nostra unica arma”.

“Rimini? Quei ragazzi meritano rispetto”
E infine: “Bisogna fare sette, dieci risultati utili. Ogni partita è determinante per il futuro. Mi auguro di lottare e portare in fondo il risultato, poi di sistemare le cose.
Un passaggio anche sul post gara del Cabassi particolarmente agitato che è costato alla società qualche centinaia di euro di multa: “Non ero presente. Mi marcavano stretti quelli della procura. A volte serve che si menino per scuotere l’ambiente, ma non è successo nulla”. E sul suo addio al Rimini: “Ho preso una decisione e mi dà fastidio essere preso in giro. Quando me ne sono accorto ho fatto esonero e risoluzione altrimenti non avrei potuto allenare. Quei ragazzi meritano tanto e mi dispiace che sia andata così”.