Home » Pescara, Brosco: “La B è stata un’emozione al cardiopalma”

Pescara, Brosco: “La B è stata un’emozione al cardiopalma”

Brosco, credit: Pescara/ www.lacasadic.com

Brosco, credit: Pescara/ www.lacasadic.com

Le dichiarazioni

Riccardo Brosco, difensore classe 1991, ospite d’onore al Gran Galà del Calcio pontino, ha raccontato con cuore aperto alcuni frammenti del suo passato e del suo presente, intrecciando emozioni e ricordi legati al mondo Pescara. Rivivendo la recente vittoria nella finale playoff, ha descritto con voce emozionata la festa di quella promozione tanto sognata, fino a dedicare parole di stima e affetto al suo ex compagno di squadra, Alessandro Bruno, ora alla guida della Latina come allenatore.

Ai microfoni dei colleghi di LatinaCorriere, prima di immergersi nei ricordi, ha confidato: “Venivo da un anno difficile al Vicenza, e la Serie B è stata per me un’emozione indescrivibile, un sogno che prendeva forma con il cuore che batteva forte. Una promozione conquistata al cardiopalma, ai calci di rigore, che ancora oggi mi fa vibrare l’anima. Ora ci godiamo questo momento, tra sorrisi e vacanze meritati”.

Poi, parlando del futuro, si è soffermato con sincera ammirazione sul cammino che attende l’ex compagno: “Bruno? Lui è un uomo di passione, lo conoscete meglio di me. Da allenatore sprigiona la stessa grinta che aveva da giocatore. Sono certo che guiderà il Latina verso una stagione splendida, con la determinazione che solo chi ama questo sport può avere”.

E, infine, con un tono carico di saggezza e affetto, ha rivolto un pensiero ai giovani: “Il mio consiglio? Mettere amore e passione in ogni gesto, in ogni allenamento, in ogni sfida. È l’amore a spingerti oltre i limiti, è la passione che ti permette di dare sempre il massimo”.

La stagione

La stagione appena trascorsa sarà per sempre impressa nei cuori di Brosco e del Pescara come un capitolo di gloria e rinascita. Il campionato si è chiuso con un quarto posto nel Girone B, lontano dall’abbraccio della promozione diretta, ma la vera magia si è accesa nei playoff, dove la squadra ha scritto un’altra, straordinaria storia. Una squadra tenace, capace di affrontare nove battaglie sul campo con un solo passo falso — la sconfitta per 1-2 contro il Catania — e un solo pareggio, quel 1-1 casalingo contro il Cerignola, dimostrando un cuore che non si è mai arreso.

Sotto la guida di Ballardini, il Pescara ha chiuso un lungo ciclo di quattro anni in Serie C, riaccendendo finalmente la luce di una categoria che il club ha conosciuto e dominato con passione per lunghi anni. Il progetto di questa stagione ha portato frutti splendidi, culminando in una finale che Brosco stesso ha definito “al cardiopalma”, una battaglia di nervi e coraggio risolta soltanto ai rigori. In quel momento decisivo, un eroe è emerso sotto la luce dei riflettori: Plizzari, con le sue mani d’angelo, ha parato tre rigori, incantando gli spettatori e trascinando la squadra verso la rinascita in Serie B. Un trionfo che non è solo sport, ma poesia fatta di sudore, emozioni e speranza.

L'esultanza del Pescara, screen / www.lacasadic.com
L’esultanza del Pescara, screen / www.lacasadic.com

Il futuro e la prossima stagione

A Pescara, l’aria è cambiata portando con sé due grandi novità, capaci di riaccendere speranze e sogni. Da una parte, i cuori dei tifosi tornano a battere più forte con il ritorno di un figlio della città, un talento nato e cresciuto tra queste mura: Marco Verratti. Quel giovane centrocampista, che un tempo incantava sui campi della città, è diventato simbolo di tecnica e visione di gioco nel mondo, vestendo la maglia del PSG. Ma la sua promessa non è mai svanita: un giorno sarebbe tornato a casa. Non più come calciatore, ma come proprietario. Marco sta per acquisire il 50% delle quote del club, segnando un ritorno che ha il sapore dolce e intenso di un legame che va oltre il campo, una promessa mantenuta che scalda l’anima di tutta la piazza.

Ma come ogni storia fatta di luci, ci sono anche ombre. Il sorriso si fa velato alla notizia che Baldini, l’artefice della grande promozione, lascerà la guida della squadra. Al suo posto, come raccontato da Gianluca Di Marzio, arriva Vivarini, un uomo dalle radici abruzzesi pronto a tornare a casa. Dal 2004 al 2007, Vivarini ha vissuto il Pescara in prima persona, dapprima come collaboratore tecnico e poi come vice allenatore, costruendo fondamenta solide e genuine. Ora, con lui, la società vuole ricominciare, affrontando con coraggio la sfida della Serie B, determinata a mantenere la categoria e a guardare con audacia al futuro, sognando in grande proprio come ha sempre fatto il Pescara.