Pescara, Cascione al debutto: “Zeman? Unico e inimitabile”

Le parole dell'allenatore: "La situazione non è tragica"

Cascione Sassuolo
22 Marzo 2024

Redazione - Autore

Prima uscita ufficiale da nuovo allenatore del Pescara per Emmanuel Cascione, pronto al debutto alla guida del “Delfino” in occasione del match contro il Pontedera: “Contento di essere tornato in una piazza diversa dalle altre. Speciale. C’è tanto lavoro da fare per una squadra che ha avuto poche certezze nell’ultimo periodo. Avverto negatività ma si può fare di più“.

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Credit: Massimo Mucciante – Pescara Calcio

Cascione: “La situazione non è tragica”

Alla guida della squadra che da giocatore lo ha visto protagonista per diverse stagioni: “Ho poca esperienza ma questa squadra, con un sentimento di pancia, dico che ci può dare soddisfazioni. La mia idea è di scombussolare il meno possibile e trovare un undici base quanto prima. Ho qualche dubbio con considerazioni da fare, non tanto sui singoli ma sulla funzionalità per la partita specie a centrocampo. Sono arrivato da poco e non c’è stato tempo per lavorare. Ci siamo dedicati in primis al lavoro mentale, già sabato avremo risposte importanti per poi proseguire il lavoro. Bisogna tirare fuori gli attributi. Bisogna capire bene dove andare a lavorare per tornare ai livelli di inizio campionato ed è compito mio. La mia missione è ricompattare l’ambiente, anche la tifoseria, perché a Pescara l’ambiente è un valore aggiunto e fa la differenza“. E sulla chiamata del club: “Il contatto con la società è stato breve, mi è stato detto solo di venire l’indomani a Pescara. Quando il direttore mi ha chiamato sono partito e non c’è stato bisogno di discutere dei dettagli. Abbiamo analizzato in maniera dettagliata quali erano le sfumature da mettere a posto, perché la squadra ha comunque 45 punti, non a 20, ed è dentro i playoff. Ci sono stati alti e bassi ma la situazione non è tragica“.

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Credit: Massimo Mucciante

“Zeman? Punto di riferimento”

E su Zeman: “Non sono riuscito a sentirlo in questi giorni. Da quella famosa stagione in poi il mister è stato sempre dentro di me, mi ha aperto la mente nella vita e non solo nel calcio. Lui è unico ed inimitabile, già da giocatore cercavo di capire determinate dinamiche. È un punto di riferimento ma non posso fare quello che fa lui, vado avanti per quello che so fare io ricordando anche cose di altri allenatori.