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Il mattatore dei playoff: Riccardo Tonin guida il Pescara verso il sogno Serie B

Tonin con la maglia del Pescara, credit: Pescara Calcio 1936 - Mucciante / www.lacasadic.com

Tonin con la maglia del Pescara, credit: Pescara Calcio 1936 - Mucciante / www.lacasadic.com

La doppietta lampo contro l’Audace Cerignola avvicina il Delfino alla finale playoff

Possono bastare pochi minuti per lasciare il segno nel cuore dei tifosi. Per Riccardo Tonin, sono bastati appena sette minuti per iscrivere due volte il proprio nome sul tabellino dei marcatori. Entrato in campo all’81’, il ventiquattrenne scuola Milan ha realizzato due tiri nello specchio, entrambi terminati in rete. Un cinismo spietato, grazie al quale il Pescara mette al sicuro un discreto vantaggio in vista del match di ritorno all’Adriatico.

Due reti diverse, che hanno messo in vetrina le caratteristiche tecniche di un attaccante completo. La prima da opportunista, piazzando all’angolino con il piatto destro; la seconda in ripartenza, con la punta del piede sinistro a spiazzare il portiere dopo una conduzione di 30 metri.

Sono marcature che ricalcano le altre siglate durante questi playoff. Al ritorno contro il Catania aveva già esibito la sua freddezza con un potente destro da dentro l’area. Nel match di ritorno del primo turno Nazionale contro la Vis Pesaro, invece, era andato in gol con il mancino dopo aver attaccato la profondità alle spalle del difensore. Insomma, una minaccia costante per le retroguardie avversarie.

Pur partendo titolare in una sola occasione nei playoff, Tonin sta riuscendo a dare un grande contributo alla squadra, riprendendosi la scena dopo una stagione opaca. Se in regular season l’attaccante aveva messo a referto 2 gol e 2 assist in 26 presenze, ora i numeri sono a suo favore: 4 gol in 4 partite, 1 gol ogni 21 minuti.

Kanté si diventa, Maradona e Messi si nasce

Cresciuto nel settore giovanile del Milan – con cui vanta anche tre convocazioni in prima squadra, senza aver mai esordito – Tonin è approdato in Serie C dalla stagione 2021/22. Nella terza serie italiana ha indossato le maglie di Cesena, Monterosi e Foggia. Lo scorso luglio è arrivata la chiamata della Juve Stabia. All’orizzonte, dunque, sembrava esserci la prima annata nella serie cadetta. A fine agosto, però, si è subito trasferito alla corte di Baldini.

L’avventura a Pescara non è stata presa come un passo indietro. Anzi, il centravanti si è sempre dimostrato pronto a dare il proprio apporto, sia dal primo minuto che a gara in corso. Dedizione e disponibilità sono le parole chiave nel suo vocabolario. Esattamente le componenti richieste dal suo allenatore, il quale – nella conferenza stampa post Pescara-Catania – aveva dichiarato: “E’ un gruppo straordinario, applicato. L’importante è che si sentano tutti Kanté… perché Kanté si diventa, Maradona e Messi si nasce”.

Il Pescara, credit: Pescara Calcio 1936 _ Mucciante / www.lacasadic.com
Il Pescara, credit: Pescara Calcio 1936 _ Mucciante / www.lacasadic.com

L’Adriatico è casa sua: Tonin sogna un’altra corsa sotto la curva

Proprio contro il Catania, Tonin aveva siglato la rete del momentaneo 1-1 sotto la Curva Nord, andando a esultare sotto i propri tifosi insieme ai compagni. La medesima scena si è ripetuta sette giorni dopo, al ritorno contro la Vis Pesaro: 1-0 al 44’ e corsa a prendersi l’affetto del pubblico.

Al termine di quella partita aveva ammesso con il sorriso che evidentemente la curva gli porta bene e aveva detto: “In queste partite, dove lo stadio è il nostro dodicesimo uomo in campo, è ancora più bello”. Due gol in due partite all’Adriatico: Tonin ha acceso l’entusiasmo della sua gente. Riuscirà a farlo ancora una volta?

A cura di Francesco Bombelli