Mantova, Piccoli: “Botturi mi chiese di comprare un pennello, ecco perché”
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Credit Mantova 1911
Un anno fatto di cambiamenti e rivoluzioni quello del Mantova: la retrocessione in D dopo la sconfitta contro l’AlbinoLeffe nei playout, l’acquisizione delle quote del presidente Piccoli, la riammissione in C e il titolo di campioni d’inverno del girone A. Nel mezzo ci, naturalmente, tanti nuovi arrivi, dal ds Botturi e l’allenatore Possanzini a tanti giocatori. Il presidente ha fatto il bilancio di questa prima parte di stagione: “Una grande soddisfazione, non dimentichiamo da dove siamo partiti“. Da metà luglio al girone di andata chiuso da primi in classifica: “Penso di aver fatto le scelte giuste sulle persone. I risultati ne sono la conferma. Li ringrazio di aver creato questo gruppo eccezionale“. Con un aneddoto speciale sull’accordo trovato con il ds Botturi. Ecco le sue parole.
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Mantova, le parole di Piccoli
“Ero in trattativa abbastanza avanzata con Botturi. Un giorno decise di accettare la mia proposta e ci demmo appuntamento in un bar di Brescia“, rivela Piccoli. “Mi chiamò per dirmi dove trovarci, io intanto ero a Milano per lavoro“. Poi la richiesta: “Mi disse di portare un pennello. Mi sembrava un pazzo, ma era talmente convinto che decisi di fermarmi in corso Buenos Aires e cercare un colorificio“. Acquisto fatto e l’incontro con il direttore: “Mi disse che rappresentava la necessità di ricostruire e dipingere tutto del Mantova“. E la dedica a chi va per quanto fatto finora? “La dedica va a quelle pochissime persone che mi sono state vicino e mi hanno supportato ad andare avanti“.