Picerno, Bertotto: “In una società seria e con un clima sereno si possono fare grandi cose”

Presentazione di Valerio Bertotto al Picerno (credit: A.Z. Picerno) - www.lacasadic.com
Il nuovo allenatore del Picerno si presenta in conferenza stampa: le prime parole di Bertotto in rossoblù
Giornata di presentazioni quella andata in scena a Picerno. Valerio Bertotto ha infatti sostituito Claudio De Luca alla guida della squadra e si è presentato ufficialmente alla stampa. Quello dell’ex Giugliano e Ascoli è un profilo che conosce già la categoria, specialmente in Girone C, e sul quale lo stesso direttore generale Vincenzo Greco non ha avuto dubbi.
“Dal 13 ottobre abbiamo voltato pagina”, ha esordito il dirigente nel corso della conferenza. “Sono andato dritto su Bertotto perché già due anni fa avevamo avuto un approccio ma non c’erano le condizioni. Sabato sera ci siamo sentiti e per me è stato un onore avere subito la disponibilità da parte sua. Sono convinto che questa squadra abbia le qualità per fare qualcosa in più di quanto visto finora”.
Tornando sulla decisione che ha portato alla separazione con De Luca: “Quando avviene un esonero c’è in primis una sofferenza sotto l’aspetto umano. Poi dopo ci sono delle valutazioni che si fanno e capisci che in quella scelta c’è stato qualche errore. Ho preso questa scelta perché avevo visto delle cose che non mi piacevano ma ho voluto dar tempo di lavorare. In estate abbiamo allestito una squadra per giocare 4-3-3, in linea con gli ultimi anni”.
Modulo che, però, non era quasi mai stato impiegato dall’ex allenatore De Luca: “Sin dalle gare amichevoli che in quelle stagionali, non ho mai visto schierare questo modulo. Più volte ho chiesto di intervenire per migliorare le mancanze che avevo notato nelle gare ufficiali, ma dal campo non sono arrivati i risultati sperati“.
Bertotto: “Da avversario Picerno è sempre stata una sfida stimolante”
Lavoro e ambiente. Questi i due temi più ponderanti nelle prime parole di Bertotto a Picerno, a mettere ben in chiaro che: “In una realtà seria, serena e con dei giocatori disposti al lavoro si possono fare grandi cose. A Giugliano è stato così, e da ieri sto cercando di inculcare questi valori nella testa dei giocatori anche qui a Picerno. Da avversario era veramente difficile affrontare questa squadra, per il campo e per la qualità dei giocatori. C’era tanto impegno quando affrontavamo il Picerno ma è sempre stata una sfida stimolante”. Lucani che dovranno ora mettersi subito alla prova domenica sul campo del Team Altamura, squadra che nella scorsa stagione era stata una delle principali mine vaganti. “L’andamento del campionato? C’è sicuramente qualche dato che può essere rivisto e perfezionato. L’attenzione nella fase difensiva va messa come obiettivo, poi dobbiamo accentuare la grande capacità che abbiamo nei singoli e nella forza che abbiamo di essere determinanti nella gara”.
“Il Girone C è tosto, è il terzo anno che faccio ed è andato via via crescendo. Ci sono tante realtà importanti, che investono tanto e vogliono primeggiare. La bellezza sta nell’essere un underdog, il terzo incomodo per essere sempre protagonisti”. Tornando sul concetto di lavoro, per Bertotto chiunque al Picerno dovrà contribuire alla crescita di quel “noi” spesso menzionando durante la conferenza. “Ci sono momenti in cui una squadra sembra stagnante ma assorbe il lavoro fatto da tempo e riesce a svoltare la stagione. Il mio compito è di valorizzare i tanti ragazzi giovani che ci sono, hanno la cultura del lavoro. Anche i meno giovani devono sapersi mettere al servizio in funzione dei più giovani. In un ambiente serio e sereno non c’è niente di più bello che poter costruire con queste caratteristiche qualcosa di magico”.

Bertotto: “Salvezza? Un percorso da riportare nella giusta direzione”
Picerno che si è rivelata non essere l’unica società interessata all’ex Giugliano. Eppure secondo Bertotto: “Come successo tante altre volte, c’è qualcosa di magico che colpisce un allenatore nel parlare e nel dialogare con i dirigenti. In questo caso io con il dg Greco, ci siamo trasmessi un feeling che pur essendoci incontrati saltuariamente sui campi, mi ha dato le vibrazioni giuste. Sono stato contattato da diverse squadre italiane ed estere ma non mi hanno trasmesso la stessa cosa. Io guardo solo i pro, poi c’è da lavorare: ci sarebbe stato da lavorare al Real Madrid e c’è da lavorare anche al Picerno”.
Testa all’esordio, fissato per domenica 19 ottobre sul campo del Team Altamura: “Non voglio imporre nulla alla squadra. Preferisco condividere le idee in funzione di questa realtà e di quella che affronteremo domenica. Mi è già capitato di subentrare in corsa e dopo 2 giorni dovevo già giocare, qui invece ho una settimana intera per lavorare. Se serve essere duri saremo duri, se servirà essere amorevoli saremo amorevoli, tutto però con grande rispetto e determinazione”. L’esperienza di un profilo come quello di Bertotto però fa rivalutare gli obiettivi di una squadra che, a inizio anno, ambiva a una “salvezza tranquilla. A tal proposito, così il nuovo allenatore del Picerno: “È un percorso che va riportato nella giusta direzione, con tranquillità e senza troppi patemi d’animo né troppi entusiasmi. È nella continuità e nella crescita che si ottengono cose importanti, i cavalli di razza li vedi al traguardo e non durante il percorso”.