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Picerno, Bertotto: “Girone maledettamente difficile, bisogna non essere mediocri”

Presentazione di Valerio Bertotto al Picerno (credit: A.Z. Picerno) - www.lacasadic.com

Presentazione di Valerio Bertotto al Picerno (credit: A.Z. Picerno) - www.lacasadic.com

Le parole in conferenza stampa dell’allenatore del Picerno Bertotto in vista della delicata gara di Serie C contro la Cavese

Negli anticipi del dodicesimo turno del girone C di Serie C il Picerno scenderà in campo domani, venerdì 31 ottobre, contro la Cavese.  La squadra rossoblù è reduce da un periodo complicato con 4 sconfitte di fila. L’ultima è stata pesantissima, a Bergamo, dove i lucani hanno perso 6-2 contro l’Atalanta U23.

L’ex capitano e bandiera dell’Udinese Valerio Bertotto, ora allenatore del Picerno ha esordito in conferenza stampa parlando di come arriva la sua squadra alla fondamentale sfida in ottica salvezza contro la Cavese: “È stata l’ennesima settimana di lavoro molto intensa, dove abbiamo analizzato gli errori commessi. È mio compito far sì che le cose prendano decisamente un’altra piega. I ragazzi lo sanno, sicuro non sono felici e tanto meno lo sono io. In questo momento di difficoltà oggettiva bisogna essere uomini e professionisti. Bisogna fare di tutto per invertire la rotta. Abbiamo le capacità e le competenze per crescere su molti aspetti. C’è gente che non vuole assolutamente mollare, io in primis.” 

Ritornando sulla brutta prestazione di Bergamo: “Sei gol sono tanti, a prescindere dall’Atalanta o da altre squadre. Non vanno commessi errori nei singoli e non dobbiamo essere rinunciatari, errore commesso a Bergamo a un certo punto della gara nonostante l’avessimo meritatamente recuperata. Nel primo tempo viste alcune giocate fatte si poteva implementare il risultato per quanto ci riguarda. Poi c’è stato di sicuro un crollo figlio di un’inattitudine mentale che questa squadra deve assolutamente modificare. Stiamo battendo forte non solo sulla crescita fisica, non solo sull’ordine tattico , ma sul senso di appartenenza, sulla voglia e di rimanere concentrati per i 90 minuti.” 

Su cosa manca alla sua squadra e quali sono gli aspetti mentali in cui dovrebbe cambiare marcia, l’allenatore è sicuro: “È l’attitudine con cui si affrontano le cose che fa la differenza. Non c’è un’alchimia magica che determina se facciamo gol o che non lo prendiamo. È proprio un approccio alle cose che va invertito, scardinato. Ci vuole fame, determinazione, capacità, lettura. Cose in cui fino a questo momento siamo stati lacunosi e carenti. Lavoriamo su questo con grande identità e mentalità, perché il calcio è fatto di attenzione sotto tanti aspetti e di sicuro sono tendenze da invertire.”

Ruben Garcia in azione con la maglia del Picerno (credit: A.Z. Picerno) - www.lacasadic.com
Ruben Garcia in azione con la maglia del Picerno (credit: A.Z. Picerno) – www.lacasadic.com

Bertotto: “Sono certo di tirare fuori quello che i ragazzi hanno dentro”

In chiusura di conferenza, Bertotto ha sottolineato la serietà dell’ambiente di Picerno e dell’umore che ha trovato nella squadra: “Ho accettato il Picerno perché so che questa è una realtà molto seria, come ho detto quando sono arrivato. È una realtà fatta da persone che fanno calcio con capacità e con un’integrità morale notevole. Detto ciò, no, non pensavo di trovare una situazione all’interno della squadra così propensa alla negatività. È una bella sfida. Io sono abituato a non arrendermi mai, ad affrontare le sfide e tendenzialmente a vincerle”.

“Sto cercando di inculcare ai ragazzi questo approccio alle cose. Sono professionisti, molti sono giovani e devono avere un futuro ma per diventare calciatori veri bisogna sacrificare tante cose, bisogna essere positivi, avere voglia di emergere non di essere mediocri. È un campionato difficile in un girone maledettamente difficile, emerge solo chi ha qualcosa in più. Sono certo di riuscire a tirare fuori tutto quello che hanno dentro e non hanno fatto emergere.”