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Maselli: “Picerno piazza giusta per affermarsi. Il prossimo anno vogliamo essere protagonisti”

Maselli con la maglia del Picerno

Maselli con la maglia del Picerno, crediti Antonella Pace_AZ Picerno, www.lacasadic.com

L’intervista

Il prossimo anno vogliamo fare un campionato da protagonisti”. Sguardo in avanti e testa alta. Come in campo. Il Picerno ha appena concluso la stagione, ma Sergio Maselli pensa già al futuro.

Arrivato a gennaio, l’ex Lecce è diventato in poco tempo un punto fermo in mezzo al campo.

La ‘piccola’ realtà lucana potrebbe essere quella ideale per affermarsi, anche per un calciatore abituato a piazze più grandi e importanti.

Dalla scelta di Picerno alle ambizioni per il presente e per il futuro, passando gli idoli e la vita privata: Sergio Maselli si è raccontato ai microfoni de LaCasaDiC.com.

“A Picerno sei parte di una famiglia”

La felicità, a volte, si trova nelle piccole cose. E Sergio Maselli può confermare. Piazze grandi e importanti nel passato, ora la seconda casa trovata nella piccola Picerno. “All’inizio avevo un po’ di timore, arrivando in una realtà piccola. Invece sono rimasto colpito dall’atmosfera al campo e in città. Sono tante piccole cose che ti fanno sentire parte di una grande famiglia. Mi sono trovato bene anche col gruppo, tanti bravi ragazzi. Il direttore e lo staff tecnico non fanno mai mancare nulla. Vivendola capisci veramente cosa sia Picerno in tutte le sue sfaccettature. Ti senti parte di un progetto e di un popolo”. Calarsi subito nella realtà: “Il quarto anno ai playoff per una realtà come Picerno è un grande traguardo. Sono sicuro di una cosa: il prossimo anno ci divertiremo tanto”.

La scelta non è casuale. Picerno è la società delle opportunità per Vincenzo Greco (l’intervista del direttore generale a LaCasaDiC.com). E Sergio va alla ricerca della definitiva affermazione. E, già da leader, lo sguardo è proiettato in avanti. Con gli occhi sicuri di chi vuole regalare e regalarsi un sogno. “Spero di rimanere perché mi sono trovato veramente bene. Devo ancora affermarmi come giocatore e credo che Picerno sia la piazza giusta. L’anno prossimo partiremo con la mentalità giusta. L’uscita nel playoff deve essere un punto di partenza. Tutti noi vogliamo migliorare il piazzamento in classifica. Abbiamo aspettative alte e vogliamo fare un campionato da protagonisti e poi goderci quello che verrà”. E il Curcio e i tifosi si fanno sentire. “Il Curcio è uno stadio caloroso. Anche se non sono tanti, i tifosi si fanno sentire”.

“Verratti è il mio idolo”

Già punto fermo in mezzo al campo. Centrale per ruolo, ma anche per personalità. “Non mi aspettavo di diventare subito un punto fermo. Ho sempre lavorato ogni giorno per conquistarmi un posto. Fin da subito ho avuto la fortuna di poter giocare e diventare un calciatore importante nella squadra. Sono stati anche bravi i miei compagni a farmi sentire parte integrante e importante. Non sempre è facile”. In campo Maselli non si risparmia e vuole essere sempre utile ai compagni: “Quando entro in un gruppo voglio far capire ai compagni che possono contare su di me. In campo cerco di incitare e incoraggiare. Voglio sempre avvicinarmi per aiutare e farmi dare la palla. Il senso di tranquillità penso sia il mio punto di forza”.

Ogni occasione è utile per apprendere. Anche guardando una semifinale di UEFA Champions League. “Osservo molto. L’altra sera vedevo con attenzione De Jong e Pedri contro l’Inter per emularli e capire la loro forza”. Pugliese di nascita, contaminazione spagnola nel percorso di crescita ma Marco Verratti come idolo. “Da piccolo guardavo Xavi e Iniesta. Adesso mi stanno impressionando Pedri e De Jong del Barcellona. Quando vedevo Marco Verratti mi dava l’impressione di prepotenza calcistica. Aveva qualità e tranquillità che appartengono solamente ai grandi giocatori. Mi ispiro a lui. Voglio emularlo negli spazi stretti e nel ricevere la palla sotto pressione. Con la postura del corpo che aveva, riusciva a uscire da situazioni difficili”. E Sergio lavora sempre per migliorarsi. “Ci sono tanti aspetti da migliorare. Sicuramente il temperamento, perché ho preso troppi cartellini gialli, ma devo arrivare meglio alla conclusione”.

Maturità trovata

Mentalità e maturità. Ora Sergio ha trovato la sua dimensione. “Prima ero un ragazzo un po’ giocherellone. Ultimamente ho iniziato un rapporto importante. Anche lei è stata un punto di forza quando mi sono trasferito qua. Soffro un po’ i cambiamenti, invece grazie a lei mi sono adattato subito. Mi è stata d’aiuto e voglio ringraziarla. Ha sempre avuto parole di sprono nei miei confronti. Sento il calore costante della mia famiglia. Mi supportano e mi seguono sempre”.

Sarà proprio il clima familiare di Picerno ad aver fatto colpo. Anche per chi è abituato a stare con le persone. “Sono un ragazzo che preferisce uscire e stare all’aria aperta. Mi piace molto stare a contatto con le persone. Ci tengo tanto a mantenere le amicizie”. E per il prossimo anno c’è un piccolo desiderio da realizzare. “Di recente mi è nato un nipotino e cerco di giocare per lui. L’anno prossimo gli regalerò la maglietta del Picerno e spero di portarlo qui perché c’è un bell’ambiente familiare”. Calarsi in una nuova realtà non è mai facile, ma Sergio Maselli ci è riuscito. E ora vuole affermarsi. Nel Picerno delle opportunità.