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Il ruggito della leonessa mette ko il Potenza: derby lucano al Picerno

La legge della giungla, spesso, non sbaglia. Il leone è il Re sì, ma è la leonessa che attacca le prede. Ed è proprio quello che è successo al Curcio. Un Potenza timoroso e spento (tardiva la reazione), un Picerno mai domo e sempre propositivo. Al Curcio i rossoblù di Longo dominano: primo tempo a senso unico (concluso sul 3-0) e partita già chiusa. A nulla serve la rete di Caturano per il Potenza a inizio ripresa. Il derby lucano va al Picerno (Qui la cronaca della partita).

Il Picerno serve la vendetta

Potenza e Picerno distano soltanto 14 chilometri: freddo nell’aria, animi caldi in campo e sugli spalti. A ruggire, però, è soltanto la Leonessa. Prova di orgoglio e di consapevolezza del Picerno al Curcio. La squadra di Longo, una delle rivelazioni della stagione del girone C, continua a incantare. Prima De Cristofaro, poi l’ex Murano e infine Ceccarelli (direttamente da corner): il primo tempo è un lungo e costante assolo. La voglia, in campo, era diversa. Lo scorso 11 maggio, infatti, proprio il Potenza aveva eliminato la squadra di Longo dai playoff. La rete di Steffè, sempre al Curcio, aveva spento l’entusiasmo rossoblù. E ora, quale mese dopo e tanti gradi in meno, la vendetta è stata servita. Fredda e letale.

Migliore in campo il capitano Emmanuele Esposito. Il numero 11 dispensa giocate di classe e assist: è lui che accende il Picerno e scalda i tifosi. E poi, ormai, non fa più notizia: ancora Jacopo Murano. Sempre Jacopo Murano. Il Samurai – dodici gol in dodici partite – segna anche alla squadra della sua città. Il lucano non esulta, ma segna un altro gol pesante. Così come Tommaso Ceccarelli: una traiettoria magica su angolo per il 3-0.

Credit: AZ Picerno

Reazione tardiva per il Potenza

Spento per i primi quarantacinque minuti, segnali di risveglio a inizio ripresa: la voglia di riscatto del Potenza si spegne con il gol di Salvatore Caturano. La storia del Leone di Ladispoli è la perfetta metafora della serata potentina. Ingabbiato per quarantacinque minuti dall’addestratore Longo, evasione e voglia di fare per venti minuti, poi sedato e catturato. La squadra di Lerda non riesce a dar seguito alla vittoria contro il Catania e cade al Curcio. Il Picerno e i picernesi non smettono di sognare: ripresa la Casertana al quarto posto e nessun timore di bruciarsi le ali. Potenza rimandato alla prova di maturità. Brucia il fuoco del Picerno nella (fredda) notte del Curcio.

A cura di Pietro Agoglia

Pietro Agoglia

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