Guida ai playoff – Certezza e crescita costante: il ‘piccolo’ Picerno lavora da ‘grande’

Picerno, credits Antonella Pace _ AZ Picerno, www.lacasadic.com
La stagione
Quarto playoff di fila e nuovo step di crescita, il Picerno si è migliorato ancora.
Per la quarta stagione consecutiva, la piccola realtà lucana si è confermata tra le prime dieci nel girone C, lottando con società più grandi e blasonate.
Nonostante i tanti cambiamenti di inizio stagione, tra tutti l’addio a Emilio Longo e l’arrivo di Francesco Tomei in panchina, i lucani hanno confermato lo spirito identitario e la ricerca del gioco in ogni campo. Merito del progetto portato avanti dal direttore generale Vincenzo Greco, che si sta rivelando vincente.
Anno dopo anno. E ora il derby col Potenza nel primo turno dei playoff, per migliorarsi ancora. E provare a vendicare l’eliminazione di due stagioni fa.
Avvio record, il calo e la striscia positiva nel 2025: la stagione del Picerno
Tanti cambiamenti per il Picerno la scorsa estate, reduce dal miglior piazzamento nei playoff della propria storia. Prima l’addio del condottiero Longo. Poi quelli del bomber Murano e di Gallo. Greco sceglie Francesco Tomei per ripartire. Nonostante il rinnovamento, il Picerno parte in maniera incredibile, battendo largamente Avellino, Trapani e Crotone e facendo la voce grossa anche al Massimino di Catania. A fine settembre, i lucani conquistano per la prima volta nella propria storia il primo posto in Lega Pro. Poi, però, un calo e due mesi terribili, in cui si raccolgono tre punti in sei partite.
I rossoblù si ritrovano vincendo contro il Benevento in casa, fino a quel momento imbattibile per chiunque. Tante piccole soddisfazioni per i lucani, partiti come ogni anno con l’obiettivo di raggiungere una salvezza tranquilla. Anno dopo anno l’asticella si alza. Ed ecco un nuovo record, la miglior striscia consecutiva in Lega Pro. Quattordici risultati utili (eccezion fatta per la vittoria con baby Taranto prima dell’estromissione), come mai prima. Il Picerno è riuscito a migliorarsi ancora. Alla fine, l’ottavo posto sta stretto per qualche punto di troppo perso lungo il cammino, ma la stagione è comunque un successo. “Di nuovo nella storia. Tutto il resto è noia” e tanti applausi: il ‘Curcio’ celebra il Picerno nell’ultima casalinga. Proprio sotto gli occhi del presidente Donato Curcio, lo zio d’America che ha dato il via a un sogno che si rinnova con costanza e dedizione.

La rivincita di Tomei e la mano di Greco
Tra i tanti artefici della grande stagione rossoblù c’è anche Francesco Tomei. Storico vice di Eusebio Di Francesco, il pescarese ha chiuso in maniera positiva la sua seconda stagione in panchina dopo l’esonero a Monopoli. Una piccola rivincita per lui, che è prima ripartito dando continuità al 4-2-3-1 di stampo Longhiano e poi ci ha messo del suo, rendendo il Picerno la terza miglior difesa del girone.
Per lui, come se non bastasse, c’è già un posto nella storia rossoblù, con i traguardi (primo posto momentaneo e miglior striscia in Lega Pro) raggiunti. Un’altra scommessa vinta da Vincenzo Greco. Il direttore generale ha compiuto un’altra impresa, migliorando la squadra dopo cessioni eccellenti e tenendo i conti in ordine. Il progetto va avanti. Ancora. Tante plusvalenze per il bilancio e tanti giovani lanciati: Picerno si conferma oasi felice e terra fertile per lavorare in maniera tranquilla e vincente.
I protagonisti in campo
Giovani in rampa di lanci e calciatori in cerca di rilancio, è questo il mix vincente del Picerno. Sostituire calciatori importanti come Gilli, Gallo e Murano non era facile, ma Greco ci è riuscito. In poco tempo Manetta, Franco ed Energe sono diventati leader.
Proprio l’ex Ancora si riscopre bomber, come mai avvenuto in carriera. Merito anche dei senatori del gruppo – Esposito e Guerra su tutti – che riescono sempre a creare un ambiente sano in cui emerge la coesione e l’unione del gruppo. Dopo Santarcangelo passato all’Audace Cerignola, altri giovani sono pronti al salto. Summa, 12 clean sheet in stagione, e Pagliai sono pronti a emigrare verso lidi più importanti. Merito di un progetto che si rinnova ma resta vincente.