Pittarello e il gol alla Juventus: “Da milanista sono ancora più contento”

L'attaccante della Virtus Verona si racconta ai nostri microfoni

6 Dicembre 2021

Redazione - Autore

“Senza il lavoro non si arriva da nessuna parte, ed è la base di tutti i grandi successi.” Partiamo da questa frase per farvi capire chi è Filippo Pittarello. Lui sa cosa vuole dire fare la gavetta per arrivare a giocarsi le sue carte tra i professionisti. Secondo anno alla Virtus Verona, Filippo sta trovando sempre più continuità in zona gol e l’obiettivo personale è li ad un passo: “Migliorarsi sempre e fare meglio rispetto all’anno precedente”. Raggiungere i playoff e farlo attraverso prestazioni e risultati. Nelle ultime tre gare c’è stata una crescita: due vittorie, con Mantova e Juventus U23 con la firma di Filippo, poi il pari nell’ultimo turno contro l’Albinoleffe per confermarsi nelle zone alte.

Milanista capace di fare male alla Juventus: “Gol e vittoria, poi da rossonero è stata una grande emozione”

Tifo Milan e aver segnato alla Juventus è stata una grande emozione”. Stavolta partiamo dalla fine della nostra chiacchierata fatta con Filippo Pittarello per raccontarvelo: “sono stato contentissimo di aver segnato e aver portato i tre punti alla Virtus Verona. Se a questo poi ci aggiungiamo anche l’aspetto sentimentale del tifo sono ancora più contento (ride n.d.r.)”. La Virtus Verona riuscì a battere la Juventus U23 al ‘Moccagatta’ grazie alla rete su rigore di Filippo. Un gol importante: “tre punti pesanti per dare continuità ai risultati dopo la vittoria di Mantova”. Obiettivo ben a mente e focus puntato per raggiungere grandi traguardi: “voglio dare tutto per questa società e portarla a vivere la sua miglior stagione in C”.

Lavoro, sudore e sacrificio: la gavetta per raggiungere la C e quella chiamata di Fresco

All’inizio vi abbiamo parlato di gavetta. Filippo ha iniziato prestissimo a calcare campi importanti e soprattutto a giocare nel calcio dei ‘grandi’: “una vita fa (ride n.d.r.). Avevo 17 anni e giocare per il Padova è stata una grande emozione, siccome sono nato lì”. Una stagione di crescita, nonostante non sia arrivato il gol: “mi ha fatto crescere molto sotto il punto di vista del calciatore”. Non ancora maggiorenne, ma ha sin da subito capito le differenze e l’importanza del lavoro sul campo: “capisci subito che quello che conta è allenarsi sempre bene durante tutta la settimana e ti rendi consapevole che devi lottare per un obiettivo comune”. Diverse saranno le stagioni in D, ma quella più importante sarà l’ultima con la Luparense: “il mio miglior anno. Peccato si sia concluso prima per il Covid. Avevo segnato 15 gol e potevo veramente raggiungere un obiettivo importante”.

Obiettivo comunque raggiunto nella stagione successiva e lo step di scalare un gradino arrivando alla C. La chiamata della Virtus Verona e dell’allenatore Fresco hanno giocato un ruolo determinante: “Fresco mi chiamato dicendomi ‘mi piacerebbe averti alla Virtus Verona’. Lui ha creduto e investito tanto su di me. Avevo altre richieste, ma lui ha giocato un ruolo importante e ho scelto anche per questo”. Un segnale di fiducia che può dire tanto a livello mentale per un calciatore: “aver la fiducia è alla base della prestazione”. E questa è stata subito ben ripagata da Filippo con lavoro, prestazioni e gol. 

Ufficio Stampa Virtus Verona

Idoli e passioni di Pittarello: “Adoro l’NBA e ho sempre ammirato e tifato Kobe Bryant”

Messi e Ibrahimovic gli idoli di sempre in ambito calcistico: “non centrano molto con il mio modo di giocare, ma sono due grandi campioni”. Non solo il calcio nella vita di Filippo ma anche il Basket: “dell’NBA ho sempre tifato Lakers e ammirato Kobe Bryant. Mi piace anche Lebron James e il fatto che sia andato a Los Angeles è aver dato continuità alla mia grande passione”. Poi il Padel, conosciuto molto prima che diventasse uno degli sport più praticati degli ultimi mesi: “me lo ha fatto conoscere un amico tornato dall’America. Da lì è diventato un altro passatempo per stare con gli amici”. Un ragazzo come tanti: umile, di valori importanti e con un grande sogno nel cassetto: “ho il sogno di arrivare più in alto possibile. Magari in Serie A“. Un sogno grande nel cassetto di Filippo e raggiungibile che si collega alla frase iniziale. 

A cura di Simone Brianti