Ancora l’azzurro nel presente, e probabilmente anche nel futuro, di Nicolò Cambiaghi. Nonostante la retrocessione in C del Pordenone, l’attaccante classe 2000 è stato una delle note liete della sfortunata stagione neroverde che ha portato all’addio alla B.
Cambiaghi, dopo le convocazioni di marzo per gli impegni di qualificazione agli Europei, è stato nuovamente selezionato dal CT Nicolato in occasione dello stage azzurro che si terrà a Tirrenia da martedì 17 a venerdì 20 maggio. Quattro giorni utili al Commissario Tecnico azzurro per la preparazione delle ultime tre gare del girone: il 6 giugno contro il Lussemburgo e il 9 giugno contro la Svezia (entrambe in trasferta), il 14 giugno contro la Repubblica d’Irlanda (in casa allo stadio Del Duca di Ascoli). Questo l’elenco completo delle scelte di Nicolato:
Portieri: Marco Carnesecchi (Cremonese), Alessandro Plizzari (Lecce), Stefano Turati (Reggina)
Difensori: Simone Canestrelli (Crotone), Caleb Okoli (Cremonese), Giacomo Quagliata (Heracles Almelo)
Centrocampisti: Alessandro Cortinovis (Reggina), Salvatore Esposito (Spal), Nicolò Fagioli (Cremonese), Gianluca Gaetano (Cremonese), Tommaso Milanese (Alessandria)
Attaccanti: Nicolò Cambiaghi (Pordenone)
L’ennesimo attestato di stima per l’ottima stagione dell’ex Atalanta. Dopo i successi in maglia nerazzurra con due campionati Primavera e una Supercoppa di categoria, il primo assaggio del calcio dei grandi. Per lui arriva in maglia Reggina, prima del sì della scorsa estate al Pordenone ( in prestito dagli orobici ). In maglia neroverde, Cambiaghi diventa sin da subito imprescindibile. Solo due le partite in cui non è sceso in campo, per un totale di 37 partite tra campionato e Coppa Italia. La prima gioia arriva alla settima giornata con il gol contro il Vicenza, ma è sul finire della stagione che l’attaccante si scatena mettendo a segno quattro reti in cinque gare tra la 29^ e la 33^ giornata. Solo qualche settimana, in una intervista a Sky Sport, Cambiaghi si raccontava a cuore aperto. Dall’emozione dell’esordio in azzurro a Chiesa e Insigne, i modelli da cui trae ispirazione. E sul futuro, le idee chiare: “Ancora non ho fatto nulla e posso dimostrare ancora tanto”. Se questo è l’inizio, la strada è quella giusta.
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