“La prima cosa da fare è chiedere l’aiuto di tutti, in primi i giocatori: chi non se la sente di combattere questa guerra deve andare via da Potenza quanto prima possibile, perché in campo ogni domenica ci vuole soltanto gente degna di indossare la maglia”. Parola di Pasquale Arleo, l’allenatore che dopo 13 anni ha deciso di lasciare il settore giovanile e accettare la chiamata del suo Potenza. Il club di patron Salvatore Caiata ha scelto il 63enne potentino come terzo cambio per la panchina in una stagione avviata con Fabio Gallo alla guida e passata per Bruno Trocini. “Questa tifoseria non merita l’ultimo posto in classifica – le sue prime parole da allenatore rossoblù – sono sicuro che abbiamo i mezzi per risalire, soprattutto se chi sta qui metterà il cuore”.
Il cammino di Arleo alla guida del Potenza partirà domenica dalla sfida all’Avellino: “Dobbiamo ristabilire la legge del Viviani – è la certezza – non faccio appelli, i potentini saranno al mio fianco domenica, a combattere contro l’Avellino. Per me è un grande onore riprendere in mano questa squadra, soprattutto perché nella mia storia ci sono tre promozioni qui: quello che è importante è il sentimento della squadra verso questa città”. Per Arleo è un ritorno sulla panchina del Potenza dopo la stagione 2007/08. Ritrova una squadra ultima nel girone C di Serie C a pari punti con la Vibonese e a -6 dalla quota salvezza. Nel suo lavoro sarà affiancato da mister Giacomo Ferrari (allenatore in seconda), mister Giuseppe Catalano (allenatore dei portieri) e dal prof. Massimiliano Botto (preparatore atletico).
Dopo l’Avellino, il Potenza ospiterà al Viviani il Foggia nel recupero della seconda giornata di ritorno e poi sarà ospite della Virtus Francavilla: tre impegni dall’elevato coefficiente di difficoltà nell’arco di otto giorni, tutti da affrontare contro formazioni oggi in piena zona playoff. Partite da giocare “con lo spirito di chi non molla nemmeno un centimetro”. Garantisce Pasquale Arleo. L’uomo che ama Potenza, tornato sulla panchina della squadra della sua città.
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