Come già annunciato più volte durante la stagione, l’ormai ex presidente, Salvatore Caiata, lascia definitivamente il Potenza. La notizia è stata ufficializzata dalla società attraverso un comunicato stampa, pubblicato in data 6 maggio 2022. La squadra rossoblù ha chiuso la stagione piazzandosi al sedicesimo posto del girone C di serie C, ottenendo così la salvezza nella regular season.
Di seguito la nota ufficiale del club rossoblù: “Oggi, il presidente del Potenza Calcio, Salvatore Caiata, si è recato nella sede del “Palazzo di città” di Potenza, dove ha incontrato il sindaco del capoluogo, Mario Guarente, e l’assessore dello sport, Gianmarco Blasi. A loro Caiata ha ufficialmente comunicato il proprio “disimpegno dalla presidenza del Club”, come ampiamente preannunciato nei mesi passati.
Il presidente ha altresì comunicato che, ad oggi, non è pervenuta nessuna manifestazione di interesse da parte di terzi per l’acquisizione della Società. Il Potenza Calcio, inoltre, ha annunciato che lunedí 9 maggio 2022 provvederà a restituire le chiavi dello stadio “Alfredo Viviani” al sindaco del capoluogo”.
Salvatore Caiata lascia il Potenza dopo cinque anni, in cui ha conquistato alla prima stagione la vittoria della serie D. In seguito ha ottenuto prima la qualificazione ai playoff nei primi due anni di serie C, e poi negli ultimi due ha ottenuto la salvezza diretta, evitando così i playout. L’ex presidente, nella conferenza stampa d’addio del 26 aprile, aveva rilasciato le seguenti dichiarazioni. “Auguro all’associazione di portare avanti il progetto e alla comunità di supportare il più possibile l’associazione. Credo sia fondamentale per tenere in vita il Potenza. Ad oggi non ho avuto alcuna manifestazione di interesse. Vado via dopo cinque anni in cui c’è stato il nulla a livello di impiantistica sportiva. Sarei felice se, andando via, il giorno dopo arrivasse la possibilità di un nuovo stadio e di un nuovo centro. In quel caso arriverebbe come risultato del nostro lavoro di 5 anni”.
Caiata si era espresso anche sulla tifoseria rossoblù e sulla contestazione messa in atto dai tifosi: “La devo ringraziare per i tanti abbonamenti fatti. E’ stato un punto di forza, col Viviani pieno abbiamo fatto sempre meglio rispetto al Viviani vuoto. Riguardo alla contestazione, invece, sono molto dispiaciuto. I presidenti che tengono in piedi il giochino devono essere rispettati. La contestazione non esiste, non lo merito. Ci sono modi e modi di farlo. Mandare aff**culo una persona, imprecare sulla famiglia no. E’ sbagliato culturalmente“.
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