All’indomani del pareggio (2-2) contro il Catania, il Potenza torna su quanto accaduto dopo il match e prende posizione con un comunicato ufficiale.
“Non permetteremo mai a nessuno di infangare il nome del #PotenzaCalcio. Mai. E non permetteremo mai a nessuno di offendere, con gesti e parole, i nostri tesserati e i nostri tifosi”. Questo l’incipit della nota apparsa sul sito del club.
Il presidente Caiata, nel post gara, si era sfogato in conferenza per la direzione arbitrale. “O ci viene garantito che si può giocare il campionato, oppure smettiamo di giocarlo. Non è possibile che dalla prima giornata questa società subisce di tutto e di più. Io vorrei sapere come mai viene un arbitro siciliano a dirigere una gara così delicata e la fa giocare ad oltranza fino a quando non arriva il pareggio?”.
Successivamente sono arrivate le dichiarazioni del direttore sportivo del Catania, Pellegrino, che ha così raccontato quanto visto al termine della partita: “Le provocazioni subite a fine gara sono state semplicemente inaccettabili e vergognose. Parlano le immagini pubblicate sulla nostra pagina Facebook e in particolare la gestualità eloquente del presidente Caiata. Ho visto venti persone in campo, dirigenti e non, impegnate a sfidare e offendere i giocatori del Catania, bravi a rientrare negli spogliatoi e schivare la trappola della provocazione. Nella confusione, il signor Caiata si è permesso addirittura di rincorrere i nostri calciatori. E assumere davanti al nostro spogliatoio un atteggiamento inqualificabile, in attesa che qualcuno rispondesse”.
E questa ‘partita’ continua a giocarsi ancora lontano dal campo. Con il Potenza che ha replicato così: “Gesti e parole non “sbandierate” ai quattro venti. Parole e gesti dette e compiuti in un momento di chiaro e comprensibile agonismo, dettato da un finale di partita concitato. Situazioni queste che possono accadere all’interno del rettangolo verde, e che lì dovrebbero finire.
Non permetteremo mai a nessuno di criticare e mettere in discussione il grande senso di ospitalità e di accoglienza che la nostra Società e la nostra comunità ha sempre dimostrato in questi ultimi cinque anni. Cosa che – come dimostra tra l’altro lo stato in cui sono stati lasciati gli spogliatoi ospiti al termine della gara di domenica e documentato dal Delegato della Lega – non sempre viene ricambiata.
Non permetteremo mai a nessuno di fare tutto ciò. Difenderemo sempre i nostri colori. Difenderemo sempre la nostra dignità senza cedere alle provocazioni.
#ForzaPotenza”
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