Potenza, si guarda al futuro: incontro in Regione per il nuovo stadio

Stadio "Alfredo Viviani" (Credit: Remmolino) / www.lacasadic.com
Potenza guarda al futuro: ottimismo dopo il primo incontro tra il club rossoblù e le istituzioni per la nascita del nuovo stadio
Prosegue il percorso verso il futuro dell’impiantistica sportiva a Potenza. Nella mattinata di ieri, presso la sede istituzionale della Regione Basilicata, si è tenuto un incontro tra il presidente regionale Vito Bardi e una delegazione del Potenza Calcio guidata dal presidente Donato Macchia.
Presenti anche l’AD Nicola Macchia, l’architetto Carolina Zavanella dello studio Gau Arena (già autore di impianti internazionali come lo Juventus Stadium di Torino), il club manager Carmine Tramutola e l’architetto Paolo Cantisani. Al centro del confronto, i concept progettuali elaborati dallo studio Gau Arena per l’area dell’ex Cip Zoo, già presentati pubblicamente alla città lo scorso 26 giugno allo stadio Alfredo Viviani.
Il progetto punta alla realizzazione di un moderno parco sportivo polifunzionale: non solo il nuovo stadio, ma un’intera area comprensiva di centro tecnico, palazzetto dello sport e area commerciale integrata. Un’opzione che, rispetto all’alternativa della sola riqualificazione dello storico Viviani, sembra oggi quella più in grado di raccogliere consenso, sostenibilità, visione a lungo termine e che, nel suo progetto definitivo, potrebbe includere anche la piscina olimpionica già inserita nell’Accordo di Coesione con il Comune di Potenza.
Il Presidente Bardi ha ascoltato i dettagli della nuova infrastruttura considerata strategica per il capoluogo e per l’intera Basilicata. Un luogo che non si limiti a essere soltanto “stadio” ma che diventi un tempio per lo sport in senso più ampio, capace di ospitare eventi, attività culturali e offrire nuovi spazi di aggregazione per l’intera comunità potentina.
La concessione del Viviani
Nel frattempo, con le parti che a margine dell’incontro avvenuto martedì 5 agosto hanno deciso di aggiornarsi a settembre, il Potenza Calcio non perde di vista l’attualità e continua a lavorare anche sul fronte Viviani. È infatti già avviato con il Comune un percorso finalizzato all’ottenimento di una concessione pluriennale dello storico impianto di Viale Marconi: un passaggio chiave per poter programmare interventi strutturali più incisivi e superare una serie di vincoli che oggi ne limitano l’adeguamento agli standard delle categorie superiori.
In attesa che il progetto del nuovo parco sportivo prenda forma, si punta a garantire fin da subito al club una casa degna delle proprie ambizioni – comprese quelle legate a un possibile salto di categoria. Il segnale che arriva da questo confronto è chiaro: la volontà è quella di rilanciare il ruolo del capoluogo, non solo a livello sportivo ma anche come riferimento per l’intero territorio lucano.

Il nuovo parco sportivo
Durante la presentazione ufficiale dei due concept, avvenuta lo scorso 26 giugno, l’idea di regalare alla città di Potenza un nuovo impianto ha senza dubbio stuzzicato l’attenzione dei tifosi e delle amministrazioni locali. Il capoluogo potrebbe finalmente diventare portavoce di un cambiamento infrastrutturale che in Italia, specialmente nel Mezzogiorno, fatica a esprimersi. Il nuovo progetto disegnato dallo studio Gau Arena prevede infatti un impianto moderno, all’insegna della piena sostenibilità ambientale e che punta a offrire, dagli spalti, “la miglior visibilità di tutt’Europa”.
Nato dalla riqualificazione di un’area dismessa, l’impianto sportivo garantirà 14mila posti e sarà dotato di tutti i parametri necessari per l’eventuale iscrizione in categorie superiori. Hospitality, sky-box, nuovo store e museo dedicati al Potenza Calcio: tutto in piena sintonia con lo skyline della città e nel pieno rispetto del circostante parco fluviale del Basento. L’intera area sportiva sarà inoltre autonoma dal punto di vista energetico, grazie agli oltre 4mila metri quadrati di fotovoltaico e all’utilizzo di energia geotermica. Il riciclo delle acque piovane per l’irrigazione del campo, assieme all’impiego di materiali che azzerano quasi del tutto le emissioni di CO2, completano il quadro di un progetto che aspira a rilanciare Potenza, la Basilicata, e l’intero Sud Italia.
A cura di Lorenzo Telesca