”Nulla è impossibile per colui che osa”. Citazione di Alessandro Magno, ma che si sposa a pieno con la stagione del Potenza. I ragazzi di Raffaele, infatti, dopo una grande rimonta, hanno chiuso la stagione regolare al nono posto in classifica con 48 punti accedendo ai playoff. Nel primo turno degli spareggi promozione, affronteranno il Picerno in un derby tutto lucano. La squadra rossoblù torna a giocare i play-off a distanza di tre anni dall’ultima volta quando, sempre con con Raffaele alla guida, nella stagione 19-20, fu eliminata al secondo turno della fase nazionale dalla Reggiana, poi promossa in Serie B.
Una posizione di classifica importantissima e che, solo pochi mesi fa, sembrava veramente impensabile. Al momento del ritorno in panchina di Raffaele – subentrato a Siviglia- i rossoblù avevano totalizzato soltanto 9 punti in 10 gare di campionato con una vittoria, sei pareggi e tre sconfitte. Il primo obiettivo doveva essere dunque la salvezza tranquilla. Ma nessun limite, come aveva spiegato lo stesso allenatore nella sua conferenza di presentazione: ”L’obiettivo è riportare il Potenza in alto’‘. Lo stesso sicuramente raggiunto per una squadra che non vuole fermarsi proprio sul più bello. Dal rischio D al sogno Serie B: la cura Raffaele ha sicuramente funzionato.
Ad aiutare l’allenatore in questa impresa c’è stato il supporto di tutta la squadra. Ma il vero trascinatore dei lucani è stato senza dubbio Salvatore Caturano. L’attaccante ex Cesena ha realizzato infatti 17 gol in 35 partite, uno ogni 175 minuti giocati. Numeri incredibili che lo hanno reso capocannoniere della sua squadra e terzo miglior realizzatore dell’intero girone alle spalle solo di Iemmello e Patierno. Nella scalata del Potenza c’è dunque anche, e soprattutto, la firma indelebile del bomber napoletano.
Gran parte del merito va però assegnato a chi ha costruito questa squadra: il presidente Macchia e il direttore sportivo Fortunato Varrà. Il DS, ex Benevento con cui ha raggiunto la Serie A, ha allestito una rosa competitiva puntando su molti giovani e su alcuni giocatori esperti come Gyamfi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Così come quelli ottenuti dal presidente. Il numero uno del club rossoblù, subentrato a Caiata nello scorso giugno, ha di fatti rifondato completamente la società dalle ”macerie in cui l’aveva trovata” fino al sogno promozione. Tutto è possibile
Il Potenza, con un’ età media di 24,5 anni, è una delle squadre più giovani ad accedere ai play-off. Il più giovane che ha giocato in questa stagione è Bruno Verrengia, centrocampista classe 2003 che in stagione ha totalizzato 19 presenze e un gol. Ma non è il solo giovanissimo. Anche il suo compagno di reparto Angelo Talia, ha appena venti anni, così come il portiere titolare Gasparini, che ha giocato 37 volte in stagione. Molti giovani, dunque, sotto una guida esperta come quella di Raffaele che vuole continuare a sognare anche grazie ai suoi ragazzi.
A cura di Alessandro Gonnelli
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