La cura De Giorgio non basta: terza sconfitta consecutiva per il Potenza. Il nuovo allenatore rossoblù, subentrato all’esonerato Colombo, inizia con una sconfitta al Viviani. E con una beffa finale. Il pareggio di Di Grazia – autore di una grande doppietta – dura poco meno di un minuto. Allo scadere è Maestrelli a firmare la vittoria della Turris (Qui la cronaca della partita). “È un momento delicato e difficile. Siamo ancora lì, non siamo ultimi. Non è successo nulla di strano con questa sconfitta. Nel secondo tempo c’è stata una reazione e si è vista gente vogliosa di riprendere la gara. Perdere in questo modo? C’è rabbia da parte di tutti”, ha dichiarato l’allenatore rossoblù.
L’allenatore del Potenza ha parlato dello spogliatoio, con i leader Schiattarella (espulso dopo la sostituzione) e Caturano (lite con i tifosi al triplice fischio) che si sono lasciati andare a gravi reazioni: “È un momento in cui i ragazzi avvertono la tensione. Ci tenevano a vincere la partita. Non posso rimproverargli nulla. Si sono fatti prendere dal momento. Schiattarella e Caturano? Sono esperti e si sono lasciati andare a una debolezza. Caturano non è diventato un caso, è lo stesso giocatore dell’anno scorso. Non sarebbe appropriato visto quello che ha fatto per questa piazza”. Pietro De Giorgio ha poi parlato del suo futuro: “Rimango? Non lo so. Continuo a lavorare e vorrei ripartire dal secondo tempo in cui ho visto una reazione”. Insomma, una situazione delicata a Potenza.
Al termine del match, sono arrivate anche le parole dell’allenatore della Turris Caneo: “Va dato atto ai ragazzi che hanno fatto una prestazione da uomini come immaginavo che fossero. Sono altri tre punti importanti per la salvezza. Abbiamo superato queste tre partite di crisi in modo importante, vincere a Potenza non era facile“. Una vittoria arrivata nei minuti finali dopo il pareggio dei padroni di casa al 94′: “Sono gli aspetti del calcio, ci siamo complicati la vita, dobbiamo gestirla meglio ed essere più in fiducia, facendo le cose che riusciamo a fare bene. Il primo tempo è stato importante a livello qualitativo“. Una partita che la Turris ha chiuso in nove: “Non so cosa sia successo, ma sparare nel mucchio non lo vedo corretto. Ogni volta che si fa un fallo è un’ammonizione: io non la vedo così e invece a noi succede sempre“.
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