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Pro Patria, Greco si presenta: “Voglio essere giudicato per il mio lavoro”. Ds Turotti: “In chiusura Udoh e Di Munno”

Leandro Greco, allenatore Pro Patria

Leandro Greco, allenatore Pro Patria / La Casa di C

Le parole dell’allenatore nel giorno della sua presentazione.

Tempo di presentazioni ufficiali in casa Pro Patria. Oggi, giovedì 7 agosto, il club ha organizzato una conferenza stampa per presentare il nuovo allenatore, Leandro Greco. Durante l’incontro con i media sono stati affrontati numerosi temi, dalla decisione di aderire al progetto tecnico biancoblù fino agli obiettivi e alle prospettive per la prossima stagione.

Ad aprire la conferenza stampa è stato il ds Turotti: “Vasco Rossi e già sono ancora qua. Non era scontato. Occasione per ringraziare la proprietà tutta. L’ultima volta avevo parlato di discontinuità. Era quella di dopo tanti anni di scegliere un allenatore che non fosse che arrivava da anni di attività, cresciuto in casa, giovane e con esperienza. Discontinuità è dare la possibilità all’allenatore di scegliere componente e uomo di fiducia. Discontinuità era quella di scegliere a suo piacimento modulo di gioco che negli anni passati abbiamo per motivo o per un altro, avuto sempre lo stesso e soprattutto creare base cambiando molto rispetto alla squadra dell’anno scorso. Un po’ per volontà nostra, perché quando si vive retrocessione si vive mese per mese non l’ultima giornata. Ci sono cose che si arriva a cambiare area. Abbiamo tenuto ragazzi, soprattutto i più giovani come ferri capitano, e altri hanno fatto scelte diverse. È parte del gioco. Questa è la discontinuità di cui parlavo”. 

Prosegue: “Quando ho avuto la possibilità. Ho pensato a che tipo di allenatore scegliere. È stato giovane, ambizioso e che se si vuole fare gioco propositivo. Creare qualcosa negli anni assieme. È la prima volta che mettiamo rinnovo automatico in caso di raggiungere obiettivo ovvero la salvezza. Mi è venuto in mente Grego. Ho telefonato a un nostro amico. Ho detto che cercavo un allenatore con queste caratteristiche. Anche a lui è venuto lo stesso nome. Questo mi ha dato una spinta ulteriore. Non dimentichiamo che è venuto a lavorare con noi senza contratto e senza sapere che categoria. Collaboratore Daniele Dessena. È stato capitano di più squadre, persona di spessore che può dare una grande mano. Colgo l’occasione di ringraziare i nostri tifosi che sono sempre stati vicino nonostante tutto. Per il mercato ci sono delle trattative in corso ancora. Sono in chiusura Di Munno e Udoh“.

L’allenatore invece si è presentato subito con poche e semplici parole: “Ringrazio il direttore per avermi dato questa opportunità. È stato semplice scegliere. Sono una persona molto impulsiva. Abbiamo fatto una cena sola. Mi ha dato belle sensazioni, la possibilità di fare un nuovo percorso. Per me è una grande opportunità”. 

“Il calcio è diventato molto flessibile”

L’allenatore prosegue: “Io mi ritengo un ragazzo concreto e lo devi essere anche nelle cose. Devi capire il contesto che sei. I miei vecchi allenatori mi hanno trasmesso tanto non solo a livello di campo ma anche come si gestisce un gruppo. Volevo partire nel creare uno stato d’animo dentro al gruppo“. E sul modulo che adotterà nel corso del campionato: “Idea è partire da un sistema che negli ultimi due anni ho usato 3-5-2 poi variare. Il calcio è diventato molto flessibile. Avere una struttura e poi creare qualcosa di diverso“.

Greco poi prosegue trattando quelli che sono i giocatori e la rosa che ha a disposizione: “Tema affrontato era condividere le scelte e rispettare i ruoli. Ho chiesto solo di scegliere le persone. Non ho voluto fare chiamate a ragazzi che stavano qui lo scorso anno. Volevo gente che sposasse il nuovo percorso. Sono contento che Ferri e gli altri hanno scelto di rimanere. È una cosa diversa da convincerli. Volevo gente che era disposta a mettersi in gioco. Da qui ci stiamo costruendo un percorso tecnico e tattico. La base che deve sorgere questo percorso è quello che rispecchia il valore della gente, avere unità di base importante“.

Leandro Greco, allenatore Pro Patria
Leandro Greco, allenatore Pro Patria / La Casa di C

“Le difficoltà ci sono e fanno parte di ogni squadra”

Non solo squadra, ma anche una risposta tattica: “Le difficoltà ci sono e fanno parte di ogni squadra. Siamo un gruppo nuovo, deve essere stimolante. Sappiamo che potremmo inciampare, che potremmo avere degli alti e bassi. Abbiamo un vantaggio e ne siamo consapevoli. Puoi avere una visione più ampia del risultato fine a se stesso”. Prosegue: “C’è tanto da lavorare. Ragazzi che si mettono in discussione. Ti fa capire che c’è voglia di indossare questa maglia e provare ad avere un riscatto. Stiamo costruendo un’identità, che non si crea da oggi al domani. Il nostro è un percorso più lungo. Il processo dobbiamo essere bravi a velocizzarlo. Sappiamo che il risultato non deve spostare l’emotività del gruppo. Ci vedo progressi e anche tanti. Sono fiducioso che otterremo quello che abbiamo in mente”.

E sulla sua esperienza passata: “Noi abbiamo vinto un campionato ma è stata figlia di un processo. Noi ripartiamo da zero. Sono ambizioso ma so che per arrivare lì devo avere degli step in mezzo. Quest’anno getti le basi, ci vuole perseveranza, qualità, sbagliare il meno possibile. Il prossimo anno ci metti un pezzo in più e così via. I giovani per me sono una risorsa. Gli under ti permettono di vincere un campionato, i grandi ti possono portare alla salvezza in un momento critico. Di volta in volta“. A conclusione un messaggio chiaro e conciso: “Voglio fare belle cose. Voglio essere giudicato per come mi approccio. Voglio che la gente percepisce che siamo facendo qualcosa di serio”.