Pro Patria–Novara, non chiamatelo solo derby: è storia, orgoglio e battaglia

Pro Patria. lo stadio Carlo Speroni / Lacasadic
L’avvicinamento al derby
Il derby, secondo il vocabolario Treccani, è una “gara molto importante tra squadre della stessa città o regione, o tradizionalmente rivali”. Ma quella è solo la definizione. La verità è che un derby si vive con il cuore, non con le parole.
Perché un derby non è solo calcio. È identità. È battaglia sportiva, memoria collettiva, tensione che cresce giorno dopo giorno. È la voce rotta dei tifosi, i colori che si mescolano nella nebbia del tifo, gli sguardi fieri e l’adrenalina che scorre nelle vene. Nel calcio, ogni categoria ha i suoi campioni, ma ogni territorio ha il suo derby. E nelle cosiddette “serie minori”, quando le luci non sono quelle dei grandi palcoscenici, il derby brucia ancora di più: è sentimento puro, senza filtri.
E così, puntuale come ogni stagione, torna il Derby del Ticino: Pro Patria contro Novara. Due città diverse, due storie intrecciate, separate da un fiume ma unite da una rivalità che ha il sapore della tradizione, del rispetto e del fuoco.
Domenica 14 settembre, alle 17:30, lo stadio Carlo Speroni si trasformerà in un teatro di emozioni forti. Una sfida che ha attraversato decenni, categorie, generazioni. Questa partita è sempre stata qualcosa di più. Un appuntamento che non si salta. Pro Patria e Novara non sono solo squadre: sono simboli di appartenenza, sono storie di uomini che hanno lasciato il segno su entrambe le sponde del Ticino. Allenatori, calciatori, bandiere che hanno vissuto il derby dentro e fuori dal campo (basti vedere gli ex che saranno della partita). Questo è il derby. Questo è il calcio che ci fa innamorare.
Pro Patria: la ricerca della svolta
La Pro Patria arriva al derby con determinazione e grinta, sospinta dall’entusiasmo di una piazza che non ha mai smesso di credere. Giovedì scorso, alla presentazione ufficiale della squadra e alla rivelazione delle nuove maglie per la stagione, i tifosi hanno risposto presente. Un abbraccio collettivo, un’esplosione di passione che ha toccato giocatori e staff. Una chiamata d’amore accolta con entusiasmo. La scorsa stagione si è chiusa con l’amarezza della retrocessione, ma il destino ha riscritto il copione: la Pro Patria è tornata tra i professionisti, pronta a rimettersi in marcia. Il direttore sportivo Turotti ha costruito un gruppo nuovo, mescolando volti noti e nuove energie. Una squadra da plasmare, da far crescere, ma già capace di mostrare segnali importanti.
L’esordio è stato amaro, con la sconfitta contro la Pro Vercelli – sì, proprio loro – in una gara combattuta fino all’ultimo. Poi, sul prestigioso palcoscenico dell’U-Power Stadium, è arrivata la reazione: sotto 2-0 contro l’Inter U23, i tigrotti hanno reagito con orgoglio e portato a casa un punto prezioso. Nell’ultimo turno, a Gorgonzola contro la Giana Erminio, un’altra beffa nel finale ha negato la gioia del risultato. Ora la testa è solo su una cosa: rialzarsi. E farlo nel derby sarebbe il segnale perfetto. Perché il derby non è mai una partita come le altre. È orgoglio, riscatto, battaglia. E la Pro Patria vuole farsi sentire.

Novara, alla ricerca della prima vittoria
Una stagione si è chiusa, un’altra è appena cominciata. Per il Novara è tempo di costruire, passo dopo passo, una nuova identità. In panchina ora c’è Zanchetta, allenatore ambizioso, reduce dal trionfo nel campionato Primavera con l’Inter. Un successo costruito con metodo, grinta e idee chiare. Ora, una nuova sfida tra i professionisti: riportare il Novara a lottare dove merita. Tre punti in tre partite: questo, finora, il bottino dei piemontesi. Un pareggio per ogni giornata.
L’esordio al “Piola” è stato contro l’Inter U23: nerazzurri in vantaggio, ma il Novara ha reagito e ristabilito l’equilibrio nella ripresa. La prima trasferta stagionale, contro le Dolomiti Bellunesi, ha seguito lo stesso copione: gara tirata e punto portato a casa. Infine, l’ultimo turno contro il Trento ha lasciato ancora una volta il segno dell’equilibrio, ma anche qualche rimpianto. Con diverse assenze pesanti in vista della quarta giornata, la squadra di Zanchetta è alla ricerca del primo vero squillo stagionale. E quale occasione migliore per trovarlo se non nel Derby del Ticino? Perché certe partite valgono il doppio. E il Novara lo sa.