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Pro Patria, Testa: “La nostra è una grande storia di Serie A”

Patrizia Testa presidente della Pro Patria

Patrizia Testa presidente della Pro Patria, www.lacasadic.com

Le parole di Patria Testa, presidentessa della Pro Patria in cui si racconta.

La presidentessa della Pro Patria Patrizia Testa è intervenuta ai microfoni di “Radio TV Serie A” concedendosi una lunga chiacchierata in cui ha raccontato la sua esperienza alla guida del club lombardo.

La presidentessa ha parlato di vari temi dal suo legame con la Pro Patria fino alle difficoltà nel gestire un club professionistico: “Questo club nasce con me e per l’amore che io ho per il calcio. Quando avevo pochi anni, mio padre mi portò in questo stadio a vedere l’amichevole Pro Patria-Juventus. Da lì nasce l’amore per queste due squadre. Mai avrei pensato di arrivare così per tanti anni al timone della mia Pro Patria”. 

La prima apparizione della Pro Patria nella massima serie italiana, risale alla stagione 1927/28. Successivamente il club lombardo ha militato nel primo campionato nazionale fino ai primi anni degli anni trenta, per poi riapparire verso fine anni quaranta e metà anni cinquanta. La stagione 1955/56 infatti è stata l’ultima nella massima serie per il club lombardo. Ed è la stessa presidente ad affermare: “Mi piacerebbe rivivere quei momenti”. E sulla nuova maglia, l’unica con le strisce orizzontali: “Un unicum. Io la amo tanto. Avendo la passione anche per i cavalli, la sfoggio anche nei miei fantini a Madrid“.

Ha poi continuato analizzando le difficoltà di gestire un club di Serie C: “La passione è inevitabile. Uno a un certo punto demorde. Io quando deciderò di porre fine, sarà una fine solo perchè è arrivato il gong dal punto di vista della disponibilità economica. Io non ho un’azienda da veicolare attraverso il calcio e anche questa è una delle difficoltà che vado a riscontrare quotidianamente. Perchè tanti colleghi possono usufruire di un ritorno della visibilità del calcio soprattutto adesso che Sky veicola le nostre partite. Mi sento limitata da queste mie condizioni, attraverso il calcio non porta a casa nulla per la mia azienda”. 

Patrizia Testa: “Orgogliosa di essere una delle poche donne presidenti”

La presidentessa ha poi parlato dell’orgoglio nell’essere una delle poche presidentesse in Serie C e sul lavoro con i giovani: “Io credo che sia fondamentale che si formino e che si creano giovani dal settore giovanile. Ho sposato in toto visto che sono anche nel direttivo di Lega Pro con il presidente Marani da quando lui si è approcciato a questo mondo. Sono contenta di manifestare e sponsorizzare con il nostro atteggiamento di tesseramenti sul campo la riforma Zola che sarà fondamentale nel nostro calcio“. Importante anche il legame con il territorio: “Uno stadio senza tifosi, manca una componente fondamentale. Chi si nutre di calcio è il popolo che segue la propria squadra. Il nostro percorso, anche con il nostro ds è chiamare a raccolta i giovani del territorio, farli crescere e portarli in prima squadra“. E sulla sinergia tra madre e figlia: “Oltre al legame tra madre. Il desiderio di avere figli. Ammetto che volevo un figlio maschio e può essere il fatto che io mi sia poi avvicinata ed entrata in una squadra di calcio: tanti ragazzi che oggi potrebbero essere miei figli. Ho compensato il fatto di volere dei figli maschi con i ragazzi che entrano in campo“.

E sul desiderio di portare il club avanti di categoria, la presidente risponde: “Per me è una soddisfazione. Io sono una persona disponibile. Dietro di me ci sono altre tre donne: una è Stefania, mia figlia che vive con me a 360 gradi. Poi ci sono le donne silenziose, mia figlia Francesca che è stata qui con noi 4-5 anni e poi anche mia sorella che non si perde una partita e preferisce stare dietro le quinte. La Pro Patria ha 4 donne e sanno fare il loro lavoro. Visto che la mia presenza non è di così poco tempo, io posso testimoniare di non aver mai avuto difficoltà a intraprendere questo sport prettamente maschile. Non ho mai avuto disagio o mi sono sentita limitata. La presidenza di Marani ha fatto sì che nel direttivo ci sia il 50% femminile. Chiamerei a raccolta tutte le donne che vogliono intraprendere questo percorso. Io rispetto i ruoli dell’uomo e pretende che siano rispettati i ruoli delle donne”.

Leandro Greco, allenatore Pro Patria / La Casa di C

La Pro Patria secondo il ds Turotti

A intervenire è stato anche il ds Turotti, alla Pro Patria da ormai 10 anni. “Non avrei mai immaginato nella mia carriera di stare 10 anni in un club. C’è stata una continuità di proprietà che ha inciso. In questa stagione appena passata, dove è subentrato un socio ero libero e hanno deciso di prolungare il contratto“.

E sulle idee: “Coi giovani, oltre a quelli che abbiamo avuto in prestito da altre società, noi abbiamo fatto esordire tanti ragazzi del nostro settore giovanile. Noi abbiamo sempre avuto l’obbligo di giocare con 5 giovani in campo, siamo arrivati anche a 8. Questo comporta anche a delle difficoltà. Noi i giovali li lasciamo sbagliare“. E sull’importanza della città: “La cosa bella è che la maggior parte che hanno esordito in prima squadra sono della provincia di Varese. Vuol dire che qualcosa di buono c’è anche in questa zona“.