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I “giovani wannabe” di Andreoletti: la Pro Sesto si gode i magnifici sette

“In Italia non diamo fiducia ai giovani” – quante volte abbiamo sentito questa frase? Tante, troppe, ma non in questo caso: la Pro Sesto nell’ultima giornata vinta contro la Triestina ha schierato ben sette Under tutti classe “00”. Potremmo quasi definirli 00-7. Andreoletti al termine della partite ha rimarcato questa concetto: “Sono orgoglioso e soddisfatto”. Poi ha proseguito: “I ragazzi hanno messo in campo tutte le caratteristiche che servono per la salvezza: spirito, orgoglio e qualità”.

La domenica dei due volti di Bianco

L’attaccante classe 2002 della Pro Sesto si è reso protagonista con il gol del pareggio allo scadere del primo tempo, dopo l’iniziale vantaggio della Triestina. Allo stesso tempo però ha peccato anche di inesperienza, lasciando la squadra in dieci al 52′ a causa di un cartellino rosso per un brutto fallo su Paganini.

I ragazzi di Andreoletti hanno però tenuto bene il campo e hanno messo in gioco una caratteristica molto importante: la fame. Quella cattiveria agonistica dei giovani per dimostrare all’allenatore che “puoi contare su di me”. Certo, forse Bianco a fine partita si sarà preso qualche ramanzina, ma anche l’abbraccio dei suoi compagni di squadra. Piccole particolarità su Bianco: l’attaccante ha fatto parte anche della rosa del Catania prima del fallimento. Non ha avuto molto spazio, vista la giovane età e i tanti calciatori presenti. Dopo il fallimento del club ha chiesto ospitalità al Pordenone, dove si è allenato fino a giugno. Allenamenti in cui ha convinto il ds Lovisa a contrattualizzarlo, per poi girarlo in prestito alla Pro Sesto. Responsabilità che si sono presi il ds Botturi e l’allenatore Andreoletti, che già lo conoscevano.

Bianco e i suoi fratelli. Una giovane Pro Sesto

La lista di giocatori Under scesi in campo non si è fermata di certo a Bianco, anzi. Nell’undici titolare erano presenti anche i classe 2000 Giubilato, Marzupio e Gerbi, il 2002 Botti e i due 2003 Radaelli e Vaglica. La Serie C sta diventando sempre di più un campionato capace di mettere in mostra i giovani. “La fabbrica dei sogni” – come piace definirla al presidente Ghirelli. Non solo esperienza quindi. La Pro Sesto lo ha dimostrato e da oggi possiamo definirla anche “Pro Giovani”.

A cura di Antonio Salomone

Redazione

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