Pro Vercelli, il CEO del Bridge Football Group, Deléechat rassicura: “Il nostro impegno è reale, a prescindere dalla categoria”

Ludovic Deleechat CEO Bridge Football Group, www.lacasadic.com
L’intervista
La Pro Vercelli si gioca tutto negli ultimi 90 minuti. Sabato 17 maggio andrà in scena il ritorno del playout contro la Pro Patria, una sfida decisiva per la permanenza in Serie C. I piemontesi saranno chiamati a vincere per ottenere la salvezza e mantenere la categoria.
Nel frattempo, giovedì 15 maggio, è stato ufficializzato il passaggio delle quote societarie alla Bridge Football Group, un gruppo sino-olandese con sedi a Hong Kong e Amsterdam. Non si tratta di un fondo d’investimento qualsiasi, ma di una realtà attiva nel calcio giocato e nello sviluppo sportivo.
«Siamo un gruppo che possiede diverse società calcistiche. Il nostro obiettivo è creare una rete di club con una storia importante, ma che oggi magari non milita nel campionato che merita. Vogliamo sviluppare queste realtà», ha dichiarato Ludovic Deléechat, CEO del Bridge Football Group, ai microfoni de LaCasadiC. «Dopo aver acquisito il Den Bosch in Olanda, cercavamo un nuovo progetto da portare avanti. Quando si è presentata l’occasione con la Pro Vercelli, non abbiamo avuto dubbi. Parliamo di un club storico, con un brand che può essere valorizzato e riportato in Serie B. Abbiamo visto un’opportunità concreta di crescita: una società con tradizione, da arricchire con un’impronta internazionale ma anche moderna, per costruire qualcosa di solido e duraturo».
La trattativa ha preso avvio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, per poi concretizzarsi con la firma del preliminare nel mese di aprile. «Abbiamo già fornito un supporto economico per far fronte a scadenze. Siamo entrati in una situazione delicata, ma con l’acquisizione totale abbiamo voluto dimostrare il nostro impegno concreto», ha aggiunto Deléechat. «Questo passaggio arriva a ridosso della finale playout, con la concreta possibilità – purtroppo – della retrocessione in Serie D. E proprio per questo volevamo dare un segnale forte: rassicurare tutti sulle nostre intenzioni e sul progetto che vogliamo costruire».
Un progetto creato al fianco della storia della Pro Vercelli
Il Bridge Football Group non intende limitarsi al solo rilancio sportivo della Pro Vercelli. Il progetto è ambizioso e punta a uno sviluppo a 360 gradi, anche sul fronte delle infrastrutture. A confermarlo è lo stesso CEO, Ludovic Deléechat: «In tutte le società di cui ci occupiamo c’è sempre l’intenzione di intervenire anche a livello infrastrutturale. Ovviamente ogni contesto va valutato con attenzione, ma l’obiettivo è chiaro: vogliamo agire anche su questo fronte. Abbiamo già avuto colloqui con il sindaco e le autorità comunali, ma ora che il passaggio di proprietà è ufficiale potremo approfondire seriamente queste tematiche». La Pro Vercelli non è il primo club nella galassia della Bridge Football Group. Il gruppo possiede anche una squadra olandese, il Den Bosch, che in pochi anni è passata dalle ultime posizioni della classifica a lottare per i playoff promozione. «Abbiamo anche un club in Cina, che ha ottenuto la promozione lo scorso anno. Il Den Bosch, che abbiamo acquisito l’anno scorso, era reduce da tre penultimi posti in quattro stagioni. Avevano giocato i playoff solo due volte in dieci anni. Oggi, invece, sono tornati in corsa per la promozione. È il risultato di un lavoro profondo, fatto non solo sul campo con i giocatori, ma anche nell’organizzazione interna. Investiamo per rendere la gestione più moderna e professionale».
Una filosofia che il gruppo vuole portare anche in Italia, pur consapevole delle differenze di contesto: «Ovviamente ci sono dinamiche diverse rispetto ad altri Paesi, ma l’intenzione è chiara: vogliamo modernizzare, ristrutturare e migliorare anche sotto il profilo tecnico, a prescindere dalla categoria. Il nostro è un progetto a medio-lungo termine». Il Bridge Football Group porta con sé un know-how internazionale, maturato in contesti calcistici differenti, con l’obiettivo di creare sinergie e coesione anche in Italia. «Dal punto di vista tecnico – prosegue Deléechat – abbiamo sedi operative sia a Hong Kong che ad Amsterdam. Contiamo su figure professionali che si occupano di scouting, videoanalisi e direzione tecnica. Il nostro technical advisor,BussardiDries Boussatta, è un ex calciatore della nazionale olandese con esperienza anche in Inghilterra. Lavoriamo molto con i dati, utilizzando software e strumenti avanzati per lo scouting. Questo approccio professionale lo porteremo anche a Vercelli, senza però trascurare l’aspetto commerciale: ci saranno sinergie importanti anche su quel fronte».

La salvezza è ancora in bilico, ma il progetto non cambia
Come già sottolineato, la Pro Vercelli è attesa dall’ultima, decisiva sfida per la permanenza in Serie C. Un momento cruciale che il Bridge Football Group sta vivendo con grande partecipazione. «Speriamo bene. Abbiamo parlato con lo staff tecnico e con alcuni giocatori. Il nostro impegno c’è e continuerà ad esserci, indipendentemente dalla categoria. Abbiamo cercato di far capire quanto questa salvezza sia fondamentale. Per noi è come una finale di Champions League», ha dichiarato Ludovic Deléechat, CEO del gruppo.
Per il Bridge Football Group, la Pro Vercelli rappresenta il primo ingresso nel calcio italiano, una nuova sfida che parte dalla Serie C. Un’esperienza che Deléechat e il suo team stanno affrontando con serietà e spirito analitico. «Abbiamo analizzato la squadra per sei mesi e nel frattempo abbiamo acquisito una conoscenza approfondita della categoria. Sappiamo bene che la Serie C è un campionato molto complesso: tattico, ma anche più fisico rispetto a quello olandese. È una realtà diversa, e ne siamo pienamente consapevoli». Con la stagione ormai agli sgoccioli, il futuro comincia a delinearsi, anche se il verdetto definitivo è ancora da scrivere. «È ancora troppo presto per parlare di mercato, anche perché non conosciamo con certezza in quale categoria giocheremo la prossima stagione. In caso di salvezza, abbiamo le idee chiare. Ma per ora dobbiamo concentrarci solo su questo ultimo passo», ha concluso il CEO.
Chi è Ludovic Deléechat, il nuovo volto dietro la Pro Vercelli?
A raccontarsi è lui stesso: «Ho studiato diritto in Svizzera sono avvocato, poi mi sono specializzato in diritto sportivo. Successivamente ho lavorato per nove anni alla FIFA, dove ho ricoperto il ruolo di vicedirettore dell’ufficio legale. In seguito, ho svolto diversi incarichi nel mondo dello sport all’interno di società internazionali». Un percorso solido, costruito tra diritto, governance sportiva e management, che lo ha portato a guidare oggi il Bridge Football Group: «Da un anno e mezzo sono stato nominato CEO del gruppo per avviare e sviluppare il nostro progetto calcistico, che al tempo non contava ancora nessuna squadra. Come avvocato, però, lavoro nel mondo del calcio da diversi anni, quindi per me non è una novità».
Alla base della visione di Deléechat c’è un principio chiaro: sostenibilità sì, ma senza rinunciare all’ambizione. «Tutti parlano di sostenibilità, ma per noi non significa rinunciare agli obiettivi. Vogliamo costruire un modello economico solido, che permetta alle nostre squadre di auto-sostenersi. Nel calcio, purtroppo, ci sono ancora troppi club che spendono più di quanto guadagnano. Questo non succede in nessun altro settore privato o professionale. Sappiamo che all’inizio servono investimenti: lo abbiamo fatto in Olanda e lo faremo anche in Italia. L’obiettivo è arrivare a un punto in cui la società si gestisca in maniera autonoma, sana dal punto di vista finanziario».
Ambizioni chiare e progetti concreti: Deléechat e Bridge Football Group vogliono riportare la Pro Vercelli ai livelli che le competono, con una visione moderna ma rispettosa della sua storia.