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Pro Vercelli, un playout per salvare la stagione

Comi Pro Vercelli copertina

L'attaccante della Pro Vercelli Gianmario Comi - credit Pro Vercelli FC 1892- www.lacasadic.com

La Pro Vercelli si prepara al match di andata dei playout con la Pro Patria

La Pro Vercelli ha vissuto una stagione difficile, nonostante le premesse di inizio campionato raccontassero ben altro. Nonostante il cambio di allenatore a fine novembre, con l’arrivo di Banchini al posto dell’esonerato Cannavaro, i piemontesi non sono mai riuscita a decollare. I soli 37 punti conquistati hanno condannato la squadra ai playout, dopo il diciassettesimo posto in classifica.

I numeri raccontano tutti i problemi dell’annata dei piemontesi. La formazione infatti ha avuto la quinta difesa più battuta del girone A, con ben 51 gol subiti. Ma sono i dati del reparto offensivo a inquietare maggiormente l’animo dei tifosi della Pro Vercelli verso la delicata sfida contro la Pro Patria.

Sono solo 30 le reti messe a referto in stagione, nessuno ha fatto peggio. E la forma dell’ultimo periodo non aiuta a far tornare il sereno sopra il cielo di Vercelli. Solo 7 punti nelle ultime tredici uscite per i piemontesi, soltanto uno in più dell’Union Clodiense retrocessa. Numeri che hanno portato il presidente Pinciroli a esonerare Banchini e richiamare Gardano in vista del playout, con l’ex Bra e Seregno tornato in panchina dopo le 10 partite da allenatore al termine della stagione 2022/23, in cui riuscì a centrare la salvezza.

Tra le poche note liete della stagione dei piemontesi c’è Gianmario Comi, che all’età di 33 anni è stato il vice-capocannoniere del girone A. Autore di 17 gol in 34 presenze, ha realizzato più del 50% dei gol segnati da tutta la squadra, risultando determinante. Ma riviviamo le tappe di questa tormentata annata per i piemontesi.

L’addio di Cannavaro e l’arrivo di Banchini

Il 28 novembre, dopo la sconfitta per 3-0 contro la Giana Erminio in Coppa Italia, e a seguito di un inizio di stagione con soli 15 punti in 16 partite, Paolo Cannavaro decise di rassegnare le dimissioni. “Vado via a testa alta, ma con il rammarico di non essere riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati“, dichiarò l’ex allenatore, che lasciò la squadra al diciottesimo posto in classifica.

Al suo posto subentrò Marco Banchini. Una mossa che inizialmente riuscì a invertire il trend negativo della stagione, anche se dopo la vittoria nel derby contro il Novara qualcosa si ruppe nella magica alchimia che aveva trovato a inizio girone di ritorno. La sconfitta contro il Lecco chiuse una serie di cinque risultati utili consecutivi, tra cui il pareggio contro il Padova, e aprì la crisi che poi ha condotto fino al playout. Il successo contro l’Alcione del 16 marzo rimane l’unico momento di gioia in un finale di stagione difficile. Nella doppia sfida contro la Pro Patria servirà spezzare la maledizione, per evitare di sparire dalle mappe del calcio professionistico per la prima volta dal 2009-10.

Massimo Gardano, credit Pro Vercelli | lacasadic.com
Massimo Gardano, credit Pro Vercelli | lacasadic.com

Gardano per la missione salvezza, un’altra volta

Una mossa audace per cercare la salvezza da parte della Pro Vercelli. Dopo l’esonero di Banchini, arrivato dopo la sconfitta contro il Renate nell’ultima giornata della regular season, i piemontesi hanno deciso di affidarsi a Massimo Gardano per la doppia sfida con la Pro Patria.

Non un compito facile per il classe ’68, precedentemente responsabile del settore giovanile, ma lui sa come si fa. Già nella stagione 2022/23, quando era allenatore della Primavera, subentrò a Massimo Paci a dieci giornate dal termine e conquistò la salvezza diretta. Questa volta dovrà passare dai playout, ma la speranza di società e di tifosi è che possa ripetere l’impresa di due anni fa. L’alternativa è una retrocessione che stonerebbe assolutamente con la gloriosa storia della Pro Vercelli.

A cura di Marco Dainese