Ravenna, Okaka: “Gol promozione di tacco? Mi andrebbe bene anche un rigore”

Okaka, esultanza dopo il gol - credit: Ravenna FC - www.lacasadic.com
Il racconto dell’attaccante del Ravenna
Intervistato dalla redazione di Cronache di Spogliatoio, Stefano Okaka ha ripercorso le fasi salienti della sua carriera, spiegando poi la scelta di venire a Ravenna e sposarne il progetto tecnico. “Dopo 20 stagioni di agonismo, ho sentito il bisogno di staccare e stare con la mia famiglia. Ma volevano che mi ritirassi in campo e alla millesima volta che me l’hanno detto, ho iniziato ad allenarmi”. Una richiesta che Okaka ha voluto assecondare e a cui si è fatto trovare pronto in attesa dell’offerta e il progetto giusto.
“Ho sentito quanto mi volessero il ds Mandorlini e il presidente Cipriani. Ho riniziato ad allenarmi, ho avuto buone sensazioni e così mi sono aggregato alla squadra per questa stagione”. Il futuro, poi si vedrà. Anche se il campo fino a ora ha dato le sue risposte.
Con il Ravenna, in testa al Gruppo B, ha già segnato 5 gol in 15 partite. Non solo gol pesanti arrivati nei minuti finali, ma anche di rara bellezza e con il suo inconfondibile marchio di fabbrica: il gol di tacco. “Un gol promozione di tacco? Li ho già fatti, sono finiti i bonus. Ma andrebbe bene anche un calcio di rigore”.
Se dici Okaka e gol di tacco, la testa va subito a quel Roma-Siena del 31 gennaio 2010. Cross di Pit, tacco di Okaka all’88’ e la Roma che si prende la vetta della classifica: “Istinto puro, nient’altro. Il contesto ha reso storico quel gol: io che sono cresciuto a Roma, De Rossi che esulta rincorrendomi e urlandomi ‘Ma che hai fatto?’… e poi l’Olimpico: raramente l’ho visto così. A distanza di 16 anni la gente ancora me lo fa rivedere”.
