Weekend di verdetti in Serie D, che hanno portato alla promozione anche la Recanatese. Serviva una vittoria e così è stato per la squadra marchigiana, che con dieci punti dal Trastevere secondo può già festeggiare la conquista della Serie C. Seconda storica volta per la squadra di Recanati, terra nativa anche di Giacomo Leopardi, in Lega Pro. La prima fu con la promozione nel 1946/47 e ben 74 anni dopo i giallorossi possono festeggiare. Dopo anni e anni di dilettantismo, la Recanatese scrive un’altra pagina del suo romanzo. Fondata nel 1923, la squadra ha raggiunto un traguardo storico anche perché nella prossima stagione festeggerà il centenario tra i professionisti.
Una cavalcata, quella della Recanatese, davvero straordinaria. Da un certo punto della stagione in poi si è presa il primo posto e non lo ha più mollato. Anzi, ha decisamene sterzato e messo il piede sull’acceleratore raggiungendo la promozione in Serie C con tre giornate d’anticipo. Annata formidabile con un protagonista su tutti, Giovanni Pagliari.
Il condottiero giallorosso che ha riscritto le pagine della storia con i suoi ragazzi. Lui che ha avuto esperienze importante anche come vice allenatore all’Udinese, oltre ad aver allenato anche Perugia e Monza. La promozione è arrivata con 67 punti in classifica frutto di 20 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte. Bottino che può anche essere migliorato visto che il campionato ancora non è finito.
Tra i giocatori che hanno permesso alla squadra di festeggiare la promozione non si può non menzionare Alessandro Sbaffo. Giocatore offensivo di estro e qualità, che ha assaggiato anche categorie più importanti e indossato maglie gloriose come Chievo, Reggina e Avellino. Esperienza al servizio di una squadra che si è appoggiata in più occasioni al suo capitano.
Ben 20 le reti segnate dal Sbaffo, capocannoniere del girone F della Serie D, a cui vanno aggiunti anche 7 assist per i compagni. Lui nativo di Loreto, nelle Marche, e che vicino a casa ha voluto ritrovare gli stimoli per ritornare tra i professionisti. Numeri, quelli del centrocampista, che vanno ad aggiungersi a quelli della squadra che può vantare il miglior attacco e la miglior difesa del girone. Un lavoro importante e che ha riportato la società tra i professionisti.
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