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Pinato l’imbattibile in C, record solo sfiorato da Poluzzi: “Che stagione a Monza”

“Mi spiace per Poluzzi, però mantenere un primato resta una bella soddisfazione”: sorride dall’altro capo del telefono Davide Pinato. Oggi preparatore dei portieri del settore giovanile del Milan, ieri portiere per tanti anni in Serie A con i rossoneri (dove ha vinto anche la Champions League), con l’Atalanta, il Piacenza e la Sampdoria. In Serie C ha giocato per sole due stagioni, a Monza, sufficienti per scrivere un pezzo di storia: quello di portiere con la più lunga striscia di imbattibilità in C1, a ben 1080 minuti consecutivi senza prendere gol. Poluzzi e il Sudtirol, colpiti dal Legnago, si sono fermati a 1019.

Pinato, Poluzzi e il primato di Monza: “Che squadra, Stroppa, Robbiati e Casiraghi”

In quel Monza giocavano tanti nomi che avrebbero poi fatto carriera in Serie A: Pinato tra i pali, Francesco Antonioli nello stesso ruolo, poi Giovanni Stroppa, Anselmo Robbiati, Stefano Pellegrini e Pierluigi Casiraghi (capocannoniere di quella squadra con 12 reti) tra centrocampo e attacco. Tanto per citarne alcuni. “Abbiamo preso davvero pochi gol – ricorda Pinato – io mi feci male in avvio di stagione per un risentimento muscolare contro il Fano, poi ho giocato il girone di ritorno. Il mister mi lanciò in campo dopo una partita persa per 2-0 a Trento. Poi vincemmo anche la coppa Italia di serie C, fu un’annata splendida”.

“In C mi sono fatto le ossa”

Di quella stagione i ricordi sono ancora molto freschi, assicura Pinato: “Con Casiraghi viviamo anche a pochi chilometri di distanza, ci conosciamo. Con Stroppa mi sono spesso incrociato sui campi. Tutti ricordiamo la vittoria sul Derthona che ci garantì la promozione in B”. La Serie C come una palestra a tutti gli effetti: “Ricordo certi campi dove ci si fanno le ossa, come la Centese – riavvolge il nastro Pinato, classe 1964 – noi eravamo più aristocratici, diciamo così, come club, avevamo una storia diversa e tanti di noi arrivavano dai settori giovanili di Inter e Milan. Ci siamo fatti le ossa con partite che ancora oggi ci ricordiamo”. E alla fine si torna su quel primato che Pinato custodisce ancora, 33 anni dopo e con il sorpasso di Poluzzi sfiorato: “Sai che non sapevo resistesse ancora?”. E ci saluta, con un pizzico di sana soddisfazione.

Redazione

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