Reggiana, lo sfogo di Diana: “Situazione mai vissuta in carriera. Abbassiamo la cresta”

Così in conferenza stampa dopo la pesante sconfitta

Diana Reggiana screen
3 Ottobre 2022

Redazione - Autore

Pesante sconfitta della Reggiana al Velodromo Attilio Pavesi contro il Fiorenzuola, nel sesto turno del Girone B di Lega Pro. Giornata no per la squadra di Diana che perde 5-0, subendo 3 gol già dopo poco più di mezzora. I granata tra l’altro perdono la vetta e si fanno agguantare in classifica proprio dagli emiliani a quota 12. Dopo la gara, Diana ha parlato in conferenza stampa, prendendosi tutte le responsabilità del caso senza cercare alibi.

Diana: “Non siamo mai scesi in campo”

Aimo Diana si è preso le colpe di questo sonoro ko, analizzando il match e gli errori commessi: “Questo è un momento dove bisogna prendersi tutte le responsabilità che sono mie. È stata una prestazione vergognosa, una situazione che non ho mai vissuto nella mia carriera. Fatico a dire qualcosa, mi sento in colpa con tutti. Alle 14:30 squadra e allenatore non sono scesi in campo. Da allenatore e da calciatore non ho mai perso in questa maniera. Dobbiamo, io e la squadra abbassare la cresta. Ci sono dei problemi, è evidente, chiedere scusa è dovuto. Siamo arrivati al calcio d’inizio che non eravamo pronti per giocare. È andato male tutto, dall’atteggiamento della squadra a quello dello staff tecnico, di cui io sono il responsabile“.

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Reggiana, Diana: “Non pensavo di trovare un punto così basso”

L’allenatore granata ha ammesso che mai avrebbe pensato di trovarsi in questa situazione, sottolineando però che la volontà è subito quella di capire dove si è sbagliato: “Io conosco il calcio e so che bisogna correre ed eseguire i compiti che vengono dati e chi non lo capisce deve chiedere spiegazioni: questa è la vera mancanza di umiltà, pensare che sia tutto dovuto e che si esca sempre dalla difficoltà. Alti e bassi so che ci sono, ma non pensavo di trovare un punto basso così importante. Dobbiamo cercare di ritrovarci ognuno per quanto riguarda il suo aspetto. Noi come staff ci siamo già detti che dovremo scavare dentro la nostra autocritica per capire dove dobbiamo migliorare o quali segnali di pericolo non siamo riusciti a interpretare“.