Dalla lotta con il Modena al ko ai playoff: la Reggiana conferma Diana e la sua voglia di rivalsa

L’ex allenatore del Renate vuole far meglio del secondo posto dello scorso anno

Aimo Diana Reggiana Serie C
16 Giugno 2022

Redazione - Autore

Se vuoi vincere, prima devi perdere. È una vecchia legge dello sport, e del calcio, e potrebbe essere ideale per rappresentare lo stato d’animo con cui Aimo Diana si presenterà ai blocchi di partenza della stagione 2022/2023 di Serie C.

Nell’annata passata la sua Reggiana ha disputato un gran campionato, battagliando fino alla fine, prima per la promozione diretta e poi nei playoff, non riuscendo però nel salto di categoria. Ora l’allenatore bresciano ha sciolto i dubbi sul suo futuro: resterà in Emilia e, con una voglia di riscatto e una fame ancora maggiore, si butterà a capofitto in un nuovo campionato da chiudere in modo diverso.

Il rinnovo appena firmato

Per la Reggiana è sempre stato lui la prima scelta, nessun dubbio nonostante la delusione del finale di campionato. Il nuovo arrivato Goretti ha puntato ancora sull’ex Renate, nonostante i tanti corteggiamenti su di lui. Diana, però, ha una missione da compiere. Nello scorso torneo non sono bastati 86 punti, due in meno del Modena di Tesser volato in Serie B dopo una lotta punto a punto, e nei playoff la corsa degli emiliani è andata a infrangersi contro la FeralpiSalò. Quest’anno la Reggiana parte tra le favorite e, con meccanismi ormai già rodati, sarà un osso duro per tutti.

Diana Reggiana

Il Diana calciatore

Con i granata, Diana cerca il salto di qualità. Fin dalle sue prime esperienze in panchina, l’ex giocatore della Nazionale italiana, ha mostrato di avere le stimmate del grande allenatore ma non ha ancora ottenuto il risultato che lo proietti nel gotha del nostro calcio. Ottimo tornante sulla fascia destra, la sua carriera con gli scarpini parte nella sua nativa Brescia dove diventa il pupillo di Mazzone in una squadra che può contare anche su Baggio e Pirlo.

Da lì inizia il suo peregrinare in giro per l’Italia tra Verona, Parma, Reggina, Palermo, Torino e Sampdoria. Oltre 300 presenze in A, un motorino instancabile sulla fascia e l’approdo in Nazionale, con cui solo per la pubalgia non partecipa al Mondiale 2006, e sappiamo tutti come questo sia finito. Poco male per lui che un anno dopo si sposa con la presentatrice tv Sara Strambini, in un matrimonio peculiare. La cerimonia infatti fu organizzata dal wedding planner Enzo Miccio e fu trasmessa su Real Time.

Un predestinato in panchina

Aimo diventa ben presto allenatore dopo aver detto addio al calcio giocato e fa tutta la trafila giovanile alla FeralpiSalò, prima di prendere le redini della prima squadra in C. Terminata questa prima esperienza, viene chiamato da un Melfi in grossa difficoltà e, nonostante un ottimo lavoro, non riesce ad evitare una retrocessione scontata. Diana fa tutti gli step, fa la gavetta e passa anche da un’altra ottima annata con la Sicula Leonzio, portata ai playoff di categoria, prima di fermarsi al Renate. In Brianza prima salva i suoi e poi li conduce per due anni consecutivi al terzo posto in classifica, con il sogno promozione sfumato solo nella post season.

L’ultimo anno è con la Reggiana, presa dopo la retrocessione dalla B, con l’obiettivo di riportarcela. Il suo calcio rispecchia molto il Diana giocatore: tanto cuore, tanto fisico ma anche tecnica e idee innovative, un gioco riconoscibile, verticale e moderno e che sa coniugare esperienza e verve giovanile. E con le motivazioni del ko della scorsa annata, la sua Reggiana si presenterà all’inizio del campionato con ancora più voglia di staccare il biglietto per la B.

A cura di Simone Gervasio