Reggiana, Goretti: “Al Mapei è come giocare in Champions League. Obiettivo? Vogliamo raggiungere la B”

"Puntiamo su Pellegrini, può fare bene". Le parole del direttore sportivo granata

Goretti Reggiana
27 Dicembre 2022

Redazione - Autore

Se la Reggiana occupa la prima posizione del girone B di Serie C, il merito è anche di Roberto Goretti. Il direttore sportivo dei granata ha condotto un mercato estivo importante e allestito una squadra competitiva. Ma soprattutto, ha dato fiducia ad Aimo Diana sulla panchina. Intervenuto in diretta Facebook con Gianluca Di Marzio per “La Casa di C”, il dirigente ha analizzato la stagione e il futuro. Insieme a lui anche il dg Foresti del Catanzaro e Ferretti, diesse della FeralpiSalò.

Goretti: “La continuità un valore importante”

In estate la conferma di Diana in panchina, Goretti ne spiega i motivi: “Credo che la continuità sia un valore molto importante. Sarebbe importante la continuità direttore e allenatore, perché quando vedi come gestisce la squadra e le varie richieste i margini di errore diminuiscono. In B e In C un grande problema è che cambiano spesso l’allenatore, per questo ritengo questo valore di confermare l’allenatore è importante. Il mio primo anno al Perugia perdemmo i playoff e ci furono dei punti interrogativi su Camplone, lo cambiammo e alla fine agosto riprendemmo Andrea e vincemmo il campionato”.

Goretti: “Abbiamo iniziato un processo di ringiovanimento della rosa”

Gli obiettivi della Reggiana in società: “Noi abbiamo confermato tanti giocatori dalla scorsa stagione ma allo stesso tempo abbiamo iniziato un percorso per fare un piccolo ringiovanimento della rosa. L’anno scorso era la squadra più anziana delle squadre di C. Questo processo continuerà ancora cercando di mantenere la competitività e abbassare ancora il monte ingaggi. Nel nostro girone sono almeno quattro le squadre in corsa per la B: noi, il Gubbio, il Cesena e l’Entella. Il Pontedera è una sorpresa ed è un segnale dell’equilibrio che c’è nel girone. Noi dobbiamo migliorare, ma questo lo dirò finché resterò qui a Reggio Emilia”.

Goretti Reggiana
Credit: Reggiana

A seguire il diesse granata ha parlato del mercato: Lescano? Al momento per quanto riguarda gli attaccanti non stiamo seguendo nessuno. Abbiamo cinque giocatori in attacco e l’idea è di continuare con loro. Se ci saranno opportunità le coglieremo. Per quanto riguarda Varone al momento non ci interessa e siamo indirizzati su profili diversi”. Poi un giovane per il futuro? “Di giovani non ne abbiamo tanti, ma posso dire Pellegrini. Puntiamo su di lui è un attaccante che sicuramente può fare bene”

“Al Catanzaro ruberei Situm”

“Io del Catanzaro prenderei Situm, perché è un giocatore che ho avuto a Cosenza ma poi lui ha scelto Catanzaro. Della FeralpiSalò non conosco giocatori a livello personale e quindi preferisco non fare nessun nome”. Poi il siparietto con Ferretti: “Rozzio? Lui è la colonna portante della nostra difesa, il capitano quindi non si tocca”. 

Goretti Reggiana

Questione rinnovi: “E’ un tema che abbiamo dal primo giorno. In questa stagione ho avuto l’input dalla società che non si sarebbero rinnovati contratti durante il campionato ma soltanto alla fine. Le prospettive per il 2023? “Abbiamo un obiettivo e sappiamo tutti quale sia. Abbiamo avversari forti e sicuramente ce la metteremo tutta per raggiungerlo”. Questione stadio. “Giochiamo in uno stadio meraviglioso. Ogni 15 giorni è come giocare in Champions League. E’ di proprietà della Mapei, sarebbe una cosa importante averlo di proprietà ma intanto ci godiamo le partite che ci giochiamo”

fermana reggiana

Goretti: “La Reggiana ha una proprietà da Serie A”

In chiusura due parole sulla proprietà granata da parte del diesse: “Da quando sono arrivato ho avuto la sensazione di grande solidità. Amadei, Salerno e Fico vivono la Reggiana a 360 gradi e hanno diversi progetti importanti. Un piacere confrontarmi con loro. Sono stati risistemati i vecchi campi di via Agosti dove mi allenavo io quando giocavo qui. Un centro sportivo da Serie A. Credo che in questa città ci sono delle grandi potenzialità per fare grande calcio”.