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Reggiana, Nardi e Pellegrini guidano l’assalto: Diana scala la vetta e si gioca tutto in volata

Luna Park di emozioni a Reggio Emilia. Il girone B continua a essere imprevedibile e intrigante fino alla fine. Montagne russe perché ogni settimana c’è chi scende e c’è chi sale. Sorpassi e controsorpassi in vetta, la Reggiana batte la Fermana e ritorna a occupare la prima posizione. Al triplice fischio il boato è stato assordante con la panchina balzata in campo a festeggiare. Le radioline accese per 90′ e ovviamente sintonizzate sulle frequenze del ‘Porta Elisa’.

La Lucchese ferma l’Entella e sugli spalti del Mapei la festa era già partita. Scrollarsi di dosso la paura e vincere una partita di carattere, di mentalità e di voglia. Dopo il primo tempo chiuso sul 2-0, la ripresa Protti e i suoi ragazzi hanno dato più di qualche grattacapo ai granata. La Reggiana la chiude con tre firme d’autore: Nardi, Pellegrini e Guglielmotti.

Le prodezze di Nardi

Due gol in serie. Uno la fotocopia dell’altro. A Nardi bastano 6′ per aprire la scatola della Fermana. La mattonella è la zona sinistra del limite dell’area. Il piede destro è caldo e la porta ben visibile. Primo tiro e pallone all’angolino basso. Sbloccarla subito per la Reggiana è una boccata d’ossigeno. Passano diversi minuti e l’azione si ripete.

Sembra il replay, invece no. Solita mattonella e stesso piede. Stavolta cambia l’angolino perché il pallone del 2-0 si infila a togliere le ragnatele dall’incrocio. L’entusiasmo sale alle stelle e Nardi si ripete. Il centrocampista dai gol pesanti. A Cesena, nella vittoria dell’Orogel Stadium, e contro la Fermana, in un match da dover portare a casa con le unghie e con i denti. 

Credit: Reggiana

800 (circa) minuti dopo è ancora Pellegrini

Quasi 10 partite senza lasciare il segno. Difficile da pensare per un attaccante come Pellegrini. Il classe 2000 ha trascinato i granata nel momento in cui si è fatto male Montalto. Poi le difficoltà, sue come quelle della squadra. Sgomberare la mente e ritrovare la fiducia. Diana gliel’ha sempre data e lui in campo ha comunque dato tutto. Non si è mai risparmiato consapevole che il gol sarebbe prima o poi tornato.

Detto, fatto. Lo zampino contro la Fermana è fondamentale, perché chiude le speranze dei gialloblù e torna a dare consapevolezza ai granata. Raggiunta la doppia cifra (sono 10 in stagione) è diventato lui il miglior marcatore della Reggiana sin qui. Il Luna Park di Reggio Emilia è ancora acceso. L’ultima curva, due giornate alla fine e l’Olbia sullo sfondo. Partita che può rivelarsi decisiva in un senso o nell’altro. La lotta alla promozione del girone B è sempre più avvincente: Diana tiene le mani salde sul manubrio per non rischiare di sbandare all’ultima curva.

A cura di Simone Brianti

Simone Brianti

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